Riposo compensativo dipendenti impegnati nelle operazioni referendarie

Di norma, tutti i lavoratori dipendenti che siano stati nominati scrutatore, segretario, presidente, rappresentante di lista o di gruppo presso seggi elettorali in occasione di qualsiasi tipo di consultazione (compresi i referendum e le elezioni europee) hanno diritto di assentarsi dal lavoro per il periodo corrispondente alla durata delle operazioni.

Ai sensi dell’articolo 119 DPR 30 marzo 1957 n. 361, dell’articolo 11 della Legge 21 marzo 1990 n. 53, dell’articolo 1 della Legge 29 gennaio 1992 n. 69 nonché dell’articolo 3 del Decreto legislativo 20 dicembre 1993 n. 534, I giorni di assenza dal lavoro, compresi nel periodo corrispondente alle operazioni di voto, sono considerati – a tutti gli effetti – giorni di attività lavorativa.

Pertanto, ai sensi della citata Legge 69/1992, coloro che adempiono funzioni presso gli uffici elettorali (seggi, rappresentanti di lista, ecc.) hanno diritto a riposi compensativi, per i giorni festivi o non lavorativi eventualmente compresi nel periodo di svolgimento delle operazioni elettorali.

Come da prassi, si ritiene che il riposo compensativo debba essere goduto nell’immediatezza, al fine di non arrecare un pregiudizio alla salute e al ristoro psico-fisico del dipendente, dovendo ristorare il mancato riposo settimanale.

14 giugno 2022              Fabio Venanzi

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