Risposta del Dott. Luigi D'Aprano
QuesitiUn impresa con socio unico esercente attività di affitta camere (locanda) ha intestato un immobile di categoria D ed un immobile di categoria A3. In quest'ultimo l'imprenditrice ha posto la propria residenza. Si chiede se nonostante il fatto che l'immobile sia di proprietà dell'impresa possa applicarsi la disciplina di abitazione principale.
Si precisa che per attivare l’attività è stato richiesto e ottenuto un fondo specifico e con tale fondo sono stati eseguiti i lavori di ristrutturazione.
Dalla definizione di abitazione principale: “per abitazione principale si intende l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l'abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile, scelto dai componenti del nucleo familiare.” si desume quanto segue:
Ciò premesso, essendo nel caso specifico il possessore del fabbricato una persona giuridica, la quale per definizione normativa, non può essere “residente” o “dimorante”, l’abitazione non può essere considerata abitazione principale anche se ivi residente l’unico socio della società.
16 giugno 2022 Luigi D’Aprano
Corte di cassazione, Sezione Lavoro, sentenza n. 13620 - 21 maggio 2025
ARAN – Orientamento applicativo Funzioni Locali pubblicato in data 4 giugno 2025 – Id: 34441
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Decreto 8 maggio 2025
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