Richiesta deposito DAT da parte di signora straniera residente nel comune da oltre dieci anni ma non cittadina italiana

La disciplina di riferimento in materia - articolo 4 della Legge 22 dicembre 2017, n. 219 e circolare n. 1/2018 del 8 febbraio 2018 del Ministero dell'Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, Direzione Centrale per i Servizi Demografici - non esclude i cittadini stranieri dalla possibilità di rendere le D.A.T.

Difatti l’articolo 4 comma 1 dispone testualmente “Ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, può, attraverso le DAT, esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari. Indica altresì una persona di sua fiducia, di seguito denominata «fiduciario», che ne faccia le veci e la rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie.”

Conseguentemente la richiesta di registrazione di D.A.T. da parte di un disponente non cittadino italiano (comunitario o extracomunitario che sia) deve essere accolta.

Analogamente, in assenza di diverse disposizioni, il fiduciario ed il fiduciario supplente possono finanche essere cittadini non italiani.

In assenza di istruzioni ministeriali in merito non è necessario far produrre dichiarazione dell'autorità straniera attestante, che in base alla legge del Paese straniero di appartenenza, l'interessato può rilasciare e chiedere la registrazione in Italia della D.A.T.

Come non è richiesta alcuna deliberazione della Giunta Comunale in materia, ove tra l’altro non è assolutamente competente.

5 luglio 2022                 Andrea Dallatomasina

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