Codice 24 per compenso erogato a forfettario con incluse spese esenti

Gli importi fatturati dai cd. soggetti forfettari (ex art. 1, co. da 54 a 89 L. n. 190/2014) sono interamente non soggetti ad IVA. 
Nella compilazione della CU è necessario certificare con il codice 24 l’importo dei compensi assimilabili a reddito (non assoggettati a ritenuta d’acconto). 
Il codice 22 è utilizzabile nel caso di altri redditi esenti, ovvero di somme che non costituiscono reddito: esempio classico sono i 2 euro del bollo o il rimborso spese sostenute in nome e per conto del cliente. 
Nel caso del rimborso spese sostenute "in nome e per conto" del cliente, il rimborso richiesto dal forfettario deve essere riferito ad una spesa intestata al Comune (ad esempio il rimborso dei bolli pagati o altre spese pagate dall’avvocato per la presentazione del ricorso per conto del Comune). 

Al di fuori di questi casi si ricade nel rimborso spese forfettario che nell’ambito del lavoro autonomo ex art. 53 co. 1 TUIR, è imponibile ai fini delle imposte sul reddito, e dovrebbe quindi essere trattato al pari del compenso. 
Di conseguenza le spese devono essere indicate con il codice 24 insieme alla quota del compenso.

Dott. Fabio Bertuccioli    9 agosto 2022

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