Bozza del Regolamento disciplinare degli incentivi tecnici e tabelle: gli strumenti operativi a supporto degli Enti locali
Gli incentivi tecnici nel nuovo Codice dei contratti pubblici dopo le modifiche apportate dal Decreto Correttivo
Risposta del Dott. Angelo Maria Savazzi
QuesitiChiedo l'esatta procedura per la liquidazione degli incentivi Imu. In particolare il recupero Imu è stato indicato anche come obiettivo Performance. I colleghi hanno quindi diritto alla liquidazione degli incentivi Imu e anche alla liquidazione degli obiettivi performance oppure la liquidazione degli incentivi Imu deve ricomprende anche quella della performance?
Gli incentivi tributari e gli incentivi legati alla performance individuale sono complementari e non alternativi. I presupposti per il riconoscimento e la conseguente erogazione sono, tuttavia, differenti. Alla premialità individuale concorrono tutti i dipendenti dell’ente all’esito della valutazione della performance individuale che deve svilupparsi sulle direttrici valutative previste dall’art. 9 del DLgs. 150/2009, come dettagliati dal Sistema di misurazione e valutazione della performance che ciascuna amministrazione deve adottare, previo parere preventivo e vincolante dell’organismo così come previsto dall’art. 7 del medesimo decreto. L’entità del premo individuale dipende dall’entità delle risorse complessivamente destinate in sede di contrattazione integrativa alla performance individuale, dalla categoria di inquadramento, dall’esito della valutazione individuale.
Gli incentivi tributari sono stati reintrodotti dall’art. 1, comma 1091, della Legge 145/2018 il quale prevede che “il maggiore gettito accertato e riscosso, relativo agli accertamenti dell'imposta municipale propria e della TARI, nell'esercizio fiscale precedente a quello di riferimento risultante dal conto consuntivo approvato, nella misura massima del 5 per cento, sia destinato, limitatamente all'anno di riferimento, al potenziamento delle risorse strumentali degli uffici comunali preposti alla gestione delle entrate e al trattamento accessorio del personale dipendente, anche di qualifica dirigenziale”. Tali risorse, nella parte destinate al trattamento accessorio del personale dipendente, non rientrano nel limite ex art 23, comma 2, del D.Lgs. 75/2017. Se le amministrazioni intendono utilizzare è necessario:
Infine, alla contrattazione integrativa spetta il compito di individuare eventuali criteri di correlazione tra i compensi incentivanti per il recupero dell’evasione e la retribuzione di risultato dei titolari di posizione organizzativa e dei dirigenti coinvolti in tale forma di incentivazione. Infatti, il CCNL funzioni locali 21.5.2018 prevede, all’art. 7, comma 4, lettera J), tra le materie della contrattazione integrativa proprio la correlazione tra i compensi di cui all’art. 18, comma 1, lett. h) e la retribuzione di risultato dei titolari di posizione organizzativa, laddove i compensi di cui al citato art. 18 sono propri quelli che “specifiche disposizioni di legge espressamente prevedano a favore del personale”. Analogamente l’art. 45, comma 1, lettera e) del CCNL 17.12.2020 prevede tra le materie della contrattazione integrativa dei dirigenti “i criteri delle forme di incentivazione delle specifiche attività e prestazioni correlate all’utilizzo delle risorse previste da specifiche disposizioni legge, di cui all’art. 60, nonché la eventuale correlazione tra i suddetti compensi e la retribuzione di risultato”, laddove l’art. 60, comma 2, prevede, in deroga al principio della onnicomprensività, che “In aggiunta alla retribuzione di posizione e di risultato, ai dirigenti possono essere erogati direttamente, a titolo di retribuzione di risultato, solo i compensi previsti da specifiche disposizioni di legge, come espressamente recepite nelle vigenti disposizioni della contrattazione collettiva nazionale”.
Il beneficio attribuito ai singoli dipendenti non può superare il 15 per cento del trattamento tabellare annuo lordo individuale e ciò indipendentemente dalle previsioni regolamentari e alla disciplina contrattuale in quanto si tratta di un limite inderogabile che deve essere presidiato sicuramente al momento della liquidazione.
L’elemento in comune tra le due forme di incentivazione è costituito dall’assegnazione preventiva degli obiettivi di performance, senza la quale ogni possibilità di erogazione degli incentivi è radicalmente impedita. Nel caso degli incentivi legati alla performance individuale la valutazione include oltre agli obiettivi anche le competenze e i comportamenti organizzativi e professionali.
22 agosto 2022 Angelo M. Savazzi
Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 4279, sintomo n. 4840
Gli incentivi tecnici nel nuovo Codice dei contratti pubblici dopo le modifiche apportate dal Decreto Correttivo
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Come agire in assenza di un’espressa deroga al principio di onnicomprensività
ANAC – 16 maggio 2025 (Comunicato del Presidente del 7 maggio 2025)
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