Risposta del Dott. Fabio Venanzi
QuesitiAvrei bisogno di un'informazione normativa riguardo ai buoni pasto, il nostro Ente non li ha concessi fino ad ora, per cui si stava valutando se istituirli, vorrei sapere qual è l'importo minimo e massimo (non tassabile) che il Comune può concedere e se è obbligatorio acquistare ticket da ditte specifiche o se è possibile inserirli in busta paga. Chiedo cortesemente se mi potete inviare via mail le normative di riferimento.
I buoni pasto devono essere acquistati necessariamente sul mercato elettronico della pubblica amministrazione, ricorrendo alle convenzioni in essere, in funzione della regione di appartenenza.
L’importo del buono pasto è stabilito discrezionalmente dall’ente, sulla base della propria regolamentazione.
Le prestazioni sostitutive delle somministrazioni di vitto fino all'importo complessivo giornaliero di 4 euro sono esenti da imposizione fiscale e contributiva. L’eventuale valore eccedente dovrà essere assoggettato a contribuzione pensionistica e Irpef.
Nel caso di buoni pasto elettronici, l’esenzione è fino a 8 euro.
Tuttavia, l’articolo 5, comma 7, del Decreto-legge 06 luglio 2012 n.95 ha previsto che il valore dei buoni pasto, relativo ai dipendenti di amministrazioni pubbliche inserite nel conto consolidato della pubblica amministrazione di cui al Decreto legislativo 31 dicembre 2009 n. 196, non possa superare i 7 euro nominali.
In nessun caso, è possibile prevedere la monetizzazione dei buoni pasto in busta paga.
24 agosto 2022 Fabio Venanzi
Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 4746, sintomo n. 4857
presentata dal dott. Giustino Goduti
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – 27 maggio 2025
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: