Riforma SPL al primo step

Disco verde allo schema di decreto che attua la legge sulla concorrenza: le principali novità

Servizi Comunali Attività produttive Commercio ed attività produttive
di La Posta del Sindaco
19 Settembre 2022

Primo passo per la riforma dei servizi pubblici locali. Il Consiglio dei ministri ha approvato, il 16 settembre scorso, uno schema di decreto legislativo di riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, ai sensi dell'articolo 8 della legge 5 agosto 2022, n. 118, la legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021. Si tratta di un intervento che si inscrive tra le cosiddette riforme abilitati del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Esse riguardano la semplificazione e la concorrenza, con l'obiettivo di rendere possibile un migliore impatto degli investimenti. Vediamo in sintesi le principali previsioni contenute nello schema di decreto, per il quale comincia adesso l’iter dei pareri, in vista del secondo passaggio sul tavolo del (nuovo) esecutivo.

Obiettivi
Il decreto stabilisce principi comuni, uniformi ed essenziali, in particolare i principi e le condizioni economiche e finanziarie, per raggiungere e mantenere un alto livello di qualità, sicurezza ed accessibilità, la parità di trattamento nell’accesso universale e i diritti dei cittadini e degli utenti.

Ambito
Le disposizioni del decreto si applicano a tutti i servizi di interesse economico generale prestati a livello locale, prevalgono sulle normative di settore e le integrano in quanto espressione di principi generali. Energia e gas restano esclusi.

Aggregazioni
Il comune capoluogo può essere delegato, dai comuni ricompresi nella città metropolitana, ad esercitare le funzioni comunali in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica per conto e nell’interesse degli altri comuni.

Diversificazioni
Gli enti locali, nell’ambito delle rispettive competenze, possono istituire servizi di interesse economico generale di livello locale, diversi da quelli già previsti dalla legge, che ritengono necessari per assicurare la soddisfazione dei bisogni delle comunità locali.

Forme
L’ente locale, nelle ipotesi in cui ritenga che il perseguimento dell’interesse pubblico debba essere assicurato affidando il servizio pubblico a un singolo operatore o a un numero limitato di operatori, provvede all’organizzazione del servizio mediante una delle seguenti modalità di gestione:

a) affidamento a terzi mediante procedura a evidenza pubblica;
b) affidamento a società mista;
c) affidamento a società in house;
d) limitatamente ai servizi diversi da quelli a rete, gestione in economia o mediante aziende speciali.            

Partenariato
In attuazione dei principi di solidarietà e di sussidiarietà orizzontale, gli enti locali possono attivare, con enti del Terzo settore, rapporti di partenariato per la realizzazione di specifici progetti di servizio o di intervento funzionalmente riconducibili al servizio pubblico locale di rilevanza economica.

Durata
La durata dell’affidamento è fissata in funzione della prestazione richiesta, in misura proporzionata all’entità e alla durata degli investimenti proposti dall’affidatario e comunque in misura non superiore al periodo necessario ad ammortizzare gli investimenti.

Contratti
Per quanto riguarda i servizi resi su richiesta individuale dell’utente, nel contratto tra ente e affidatario si dovranno disciplinare, tra l’altro, gli indicatori e i livelli ambientali, qualitativi e quantitativi, delle prestazioni da erogare e i relativi obiettivi di miglioramento, l’indicazione delle modalità per proporre reclamo, le modalità di ristoro dell’utenza.

Price cap
Gli enti affidanti fissano le modalità di aggiornamento delle tariffe con metodo del “price cap”: limite massimo per la variazione di prezzo, sulla base di tasso di inflazione programmata, incremento per i nuovi investimenti effettuati, obiettivo di recupero di efficienza prefissato, obiettivi di qualità del servizio prefissati.

Trasparenza
Il contratto di servizio è pubblicato sul sito istituzionale dell’ente affidante e trasmesso all’Osservatorio per i servizi pubblici locali, che lo pubblica sul proprio sito istituzionale. Il contratto è reso accessibile anche attraverso la piattaforma unica della trasparenza gestita dall’ANAC, in un’apposita sezione denominata “Trasparenza dei servizi pubblici locali di rilevanza economica – Trasparenza SPL”.


All.: Schema di d.lgs. di riordino dei servizi pubblici locali di rilevanza economica

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La Posta del Sindaco - ISSN 2704-744X

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