Conferimento incarico di responsabile di area (p.o.) in presenza di un procedimento penale non ancora concluso con sentenza passata in giudicato

L’art. 16, comma 1, lettera 1-quater prevede la rotazione straordinaria nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva.

L’ipotesi di inconferibilità dell’incarico prevista dall’art. 3 del D.Lgs. n. 39/2013 riguarda, invece, l’ipotesi di condanna, anche con sentenza non passata in giudicato, per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale (ovvero dei reati commessi da pubblici ufficiali nei confronti della pubblica amministrazione).

Trattandosi di procedimento penale, occorre anche fare riferimento all’ipotesi che il dipendente debba o possa essere sospeso dal servizio per contestuale avvio e sospensione, fino al termine del procedimento penale, di un procedimento disciplinare.

A tal proposito si ricorda che la sospensione in corso di procedimento penale è disciplinata dall’art. 61 del CCNL 21.5.2018 il quale prevede che la sospensione può essere disposta, senza retribuzione, oltre nel caso obbligatorio di dipendente colpito da misura restrittiva della libertà personale,  anche nel caso in cui il dipendente venga sottoposto a procedimento penale che non comporti la restrizione della libertà personale o questa sia comunque cessata, qualora l’ente disponga, ai sensi dell’art. 55-ter del DLgs. 165/2001, la sospensione del procedimento disciplinare fino al termine di quello penale, ai sensi del successivo art. 62. Quindi non è più necessario il rinvio a giudizio.

Al di fuori delle ipotesi sopra esposte non si rinviene una limitazione al conferimento di un incarico di posizione organizzativa.

19 ottobre 2022        Angelo M. Savazzi

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