Iscrizione anagrafica di cittadina straniera e dei suoi figli

L’articolo 9 comma 7 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, prevede che il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo è revocato:

a.         se è stato acquisito fraudolentemente;

b.         in caso di espulsione;

c.         se lo straniero diventa un pericolo per l’ordine pubblico o la sicurezza dello Stato;

d.         in caso di assenza dal territorio dell’Unione europea per 12 mesi consecutivi;

e.         in caso di assenza dal territorio italiano per 6 anni;

f.          in caso di rilascio di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo da altro stato membro dell’Unione europea;

g.         in caso di cessazione o revoca dello status di rifugiato o dello status di titolare della protezione sussidiaria, in presenza di determinate condizioni.

L’articolo 6 comma 7 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, dispone che "Le iscrizioni e variazioni anagrafiche dello straniero regolarmente soggiornante sono effettuate alle medesime condizioni dei cittadini italiani con le modalità previste dal regolamento di attuazione".

Pertanto il principio consolidato è che un cittadino straniero in possesso di un qualsiasi tipo di permesso di soggiorno in corso di validità (non scaduto e non revocato) è regolarmente soggiornante.

Quindi per la situazione rappresentata nel quesito si ritiene che i documenti presentati siano formalmente validi e si possa accettare l’istanza d’iscrizione anagrafica non avendo l’Ufficiale d’Anagrafe alcuna competenza ad effettuare quindi controlli di sorta sugli spostamenti, da e per l’Italia, di cittadini stranieri.

L’Ufficiale d’Anagrafe dovrà inviare alla Questura competente per territorio una nota formale ed urgente per avere contezza della validità o meno dei titoli di soggiorno presentati dai cittadini stranieri. In ragione dell’eventuale risposta negativa della Questura si dovrà avviare un procedimento di annullamento dell’iscrizione anagrafica ma fino al ricevimento del riscontro da parte della Questura non è opportuno avviare alcun procedimento di annullamento dell’iscrizione anagrafica in quanto non supportato da elementi oggettivi che attestino la mancanza di un valido titolo di soggiorno.

3 novembre 2022          Andrea Dallatomasina

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