Consultazione della Commissione europea sulla mobilità per l’apprendimento nello Spazio europeo: un’opportunità per tutti.
Agenzia per la Coesione Territoriale – 1 marzo 2023
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
QuesitiUna cittadina richiede all'ufficiale dello stato civile, in seguito all’acquisto della cittadinanza italiana, la trascrizione del proprio atto di nascita, trasmesso dalla Prefettura di Pesaro-Urbino unitamente al decreto di concessione della cittadinanza. Tuttavia, l'atto di nascita delle Filippine non presenta la legalizzazione della traduzione né l'apostille. Si chiede se, essendo stato rilasciato nel 2017, antecedentemente alla ratifica della Convenzione dell’Aja da parte delle Filippine nel 2018, sia possibile trascrivere lo stesso o si debba invitare la cittadina a regolarizzare l’atto tramite Consolato. Si fa presente inoltre che la traduzione è datata 2018.
Non ho ben compreso se l’atto originale filippino sia in regola con le norme che disciplinano la formalità degli atti. Trattandosi di un atto rilasciato nel 2017, dovrebbe essere legalizzato dall’autorità consolare diplomatica italiana nelle Filippine e risulterebbe strana la mancanza della legalizzazione della firma del traduttore da parte della stessa autorità. Sia l’atto originale che la traduzione devono essere muniti o di legalizzazione da parte dell’autorità consolare italiana o di apostille, nel caso in cui la traduzione sia stata aggiunta in una data successiva all’atto originale. Qualora la traduzione risulti carente dell’una o dell’altra formalità, potrà essere riprodotta in Italia e sarà resa ufficiale dal giuramento reso dall’interprete innanzi all’ufficiale dello stato civile o in Tribunale innanzi al Cancelliere.
16 novembre 2022 Grazia Benini
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