Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiGruppo Amministrazione Pubblica. Considerando il punto 3.2 dell'Allegato 4/4 al D.lgs. 118/2011: "le società partecipate dell’amministrazione pubblica capogruppo, costituite dalle società a totale partecipazione pubblica affidatarie dirette di servizi pubblici locali della regione o dell’ente locale indipendentemente dalla quota di partecipazione. A decorrere dal 2019, con riferimento all’esercizio 2018 la definizione di società partecipata estesa alle società nelle quali la regione o l’ente locale, direttamente o indirettamente, dispone di una quota significativa di voti, esercitabili in assemblea, pari o superiore al 20 per cento, o al 10 per cento se trattasi di società quotata", si chiede se sia corretto escludere dal GAP delle società partecipate indirette che non risultano affidatarie dirette di servizi pubblici locali da parte del nostro Ente (ma che hanno ricevuto affidamenti diretti di servizi pubblici locali da parte di altri Enti).
Il principio contabile, come via via modificato, riguarda non solo le società partecipate affidatarie dirette di servizi pubblici locali della regione o dell’ente locale indipendentemente dalla quota di partecipazione, ma a decorrere dal 2019 le società nelle quali la regione o l’ente locale, direttamente o indirettamente, dispone di una quota significativa di voti, esercitabili in assemblea, pari o superiore al 20 per cento, o al 10 per cento se trattasi di società quotata, senza che si faccia riferimento più all'affidamento diretto di servizio, ma solo alla quota dei voti. Pertanto, si ritiene che anche in assenza di affidamento diretto, ove ricorra la quota anzidetta, la società rientri nel perimetro.
14 dicembre 2022 Eugenio De Carlo
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Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento per le politiche della famiglia – 5 giugno 2025
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