Risposta al quesito del Dr. Paolo Dolci
Quesitiil Comune con le risorse relative alle infrastrutture sociali (DPCM 17 LUGLIO 2020) ha deciso di costruire loculi cimiteriali. Le risorse sono stanziate nelle annualità 2022 e 2023. Pochi giorni fa l'Utc, ha constatato che con la sola somma del 2022 non è sufficiente a soddisfare la spesa, e così l'organo Amministrativo ha deliberato che le ulteriori risorse necessarie saranno attinte dallo stanziato 2023 (il DPCM lo consente). Contabilmente, se l'UTC effettua impegno entro il 2022 per lo stanziato sia 2022 che 2023 è corretto fare impegno pluriennale, trattandosi di un'opera di urbanizzazione? Oppure qual è la soluzione migliore?
Ai sensi del paragrafo 5.3.3 del principio contabile principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria allegato 4/2 al d.lgs. 118/2011 la copertura finanziaria delle spese di investimento imputate agli esercizi successivi a quello in corso può essere garantita dall’accertamento di un’entrata imputata al titolo 4, 5 o 6 delle entrate, a seguito di un’obbligazione giuridica perfezionata.
In base alle informazioni date, il quadro economico dell’opera è finanziabile con entrate 2022 e 2023 a condizione che il cronoprogramma segua la stessa dinamica di imputazione.
Se i contributi sono, per esempio, € 100.000 nel 2022 e € 100.000 nel 2023, sarà possibile approvare il quadro economico di € 200.000 registrando la prenotazione di impegno nel 2022 e imputando € 100.000 nel 2022 e € 100.000 nel 2023 con contestuale accertamento sui due anni.
Se la progettazione è stata affidata sarà poi possibile reimputare la cifra non esigibile nel 2022 tramite l’attivazione del fondo pluriennale vincolato.
Dr. Paolo Dolci 23/12/2022
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Risposta del Dott. Ennio Braccioni
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