Mancanza fondi per collocamento in struttura protetta

Risposta al quesito dell'Avv. Elena Conte

Servizi Comunali Servizi sociali
di Conte Elena
02 Gennaio 2023

Il servizio sociale ha collocato due minori e la madre in una struttura protetta a seguito di codice rosso per violenza di genere. Il collocamento è stato deciso e convalidato anche dal Tribunale dei minori per 6 mesi. Però si rileva la necessità di prolungare la permanenza perché la madre non è ancora autonoma e non ha un posto dove andare e nei minori sono stati riscontrati problemi neuropsichiatrici. Il comune però afferma di non poter più sostenere il mantenimento in struttura perché a corto di fondi. Cosa possono fare i servizi sociali per far capire che è una grave responsabilità mettere fuori questo nucleo familiare. Il Comune non è obbligato per legge al mantenimento in struttura?

 

Risposta

Si premette che la normativa fondamentale di riferimento è la seguente:

  • Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e la violenza domestica firmata ad Istanbul (Convenzione di Istanbul) e datata 11 maggio 2021, che riconosce la violenza sulle donne come violazione dei diritti umani e come forma di discriminazione;
  • il Ministero per le Pari Opportunità ha approvato in data 11 novembre 2010 il primo Piano Nazionale contro la violenza di genere e lo stalking inserito nell’ambito dell’azione di Governo finalizzata a promuovere e tutelare i diritti umani e l’uguaglianza fra le persone;
  • la legge n.328/2000 che ha disciplinato una nuova modalità di programmazione sociale, fondata sui principi di sussidiarietà, della territorialità, dell’integrità tra le politiche pubbliche;
  • la Regione Campania ha approvato la legge del 23 ottobre 2007 n.11 “Legge per la dignità e la cittadinanza sociale. Attuazione della Legge 8 novembre 2000, n. 328”;
  • la regione Campania ha approvato le leggi regionali n.2/2011 “Misure di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere” e n. 22/2012 “Norme per l’integrazione della rete dei servizi territoriali per l’accoglienza e l’assistenza alle vittime di violenza di genere”, rafforzando il sistema dei servizi posti a tutela delle donne vittime di violenza;
  • la Legge 27 giugno 2013, n. 77 di ratifica ed approvazione della sopracitata Convenzione di Istanbul;
  • l’art. 5, lett.d) della legge n.119/2013 “Conversione in legge, con modificazioni del Decreto legge del 14 agosto 2013, n.93, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere che ha stabilito di potenziare le forme di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli minori;
  • il Decreto del Presidente del consiglio dei Ministri il 07 luglio 2015 con cui è stato adottato il Piano Straordinario contro la violenza sessuale e di genere;
  • il Decreto del Consiglio dei Ministri del 23 novembre 2017 con cui il Governo ha approvato ed adottato il nuovo Piano Strategico nazionale Antiviolenza della durata triennale;
  • il Decreto del Consiglio dei Ministri del 17 novembre 2021 che reca il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023;
  • la legge Regionale n. 34 del 01 dicembre 2017 “Interventi per favorire l’autonomia personale, sociale ed economica delle donne vittime di violenza di genere e dei loro figli minori ed azioni di recupero rivolte agli uomini autori della violenza “con cui la Regione Campania ha inteso garantire a questo specifico target gli strumenti per recuperare la stima e la coscienza del proprio valore personale e di partecipazione attiva alla vita sociale.

Inoltre, la Regione Campania ha approvato, con Decreto dirigenziale n. 321 del 12/09/2022, l’Avviso Pubblico Multintervento, Misure di assistenza e sostegno alle donne vittime di violenza ed ai loro figli nonché agli orfani di vittime di femminicidio, in attuazione della DGR n. 429 del 03/08/2022 e nell’ambito delle misure straordinarie intraprese con il Piano Socio Economico.

Ciò detto, qualora si tratti di ricoveri di donne e minori vittime di violenza domestica, disposti dall’autorità giudiziaria, è obbligatorio per l’Ente farsi carico delle spese relative all’accoglienza della donna e del minore per cui si suggerisce di segnalare la permanente situazione di disagio alla compente Autorità giudiziaria in modo da consentirle di adottare i provvedimenti che possano servire come base giuridica anche per la copertura contabile comunale della relativa spesa.

Diversamente, si suggerisce di prendere contatti con il competente Ufficio regionale (Direzione Generale Politiche Sociali e Socio sanitarie) per confrontarsi sulla ricerca di eventuali fondi sovracomunali di copertura, anche parziale e concorrente, della relativa spesa : dg.500500@regione.campania.it; martina.dimaio@regione.campania.it,

27 dicembre ’22                                                                       F.to Avv. Elena Conte

Per i clienti Halley: ricorrente QS n. 2427 sintomo n. 2500

 

Indietro

News

Non hai trovato le informazioni che stavi cercando?

Poni un quesito ai nostri esperti

CHI SIAMO

La posta del Sindaco è rivolto ad amministratori ed operatori degli enti locali: ricco di contenuti sempre aggiornati, il cuore del portale risiede nella possibilità di accedere, in modo semplice e veloce, ad approfondimenti, informazioni, adempimenti, modelli e risposte operative per una gestione efficiente e puntuale dell'attività amministrativa.

La Posta del Sindaco - ISSN 2704-744X

HALLEY notiziario

INFORMAZIONI

Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale

In collaborazione con:

la posta del sindaco

CONTATTI

Email

halley@halley.it

Telefono

+39 0737.781211

×