Riconoscimento paterno del figlio maggiorenne straniero nato all'estero
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
Risposta di Andrea Dallatomasina
QuesitiNella gestione dell'istruttoria di una pratica di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis si è rilevato che non è stata allegata sentenza di rettifica generalità. L'atto di matrimonio del trisnonno avo italiano e gli atti di nascita e matrimonio del bisnonno contengono rettifiche del cognome e del nome degli stessi ma sembra che non siano stati rispettati i diritti essenziali della difesa ex. art. 66 l.218/95 e che le rettifiche siano state richieste da chi ha presentato istanza di riconoscimento della cittadinanza.
Si chiede se sia necessario procedere con un preavviso di rigetto o se sia sufficiente l'integrazione del documento e se, in caso di mancata consegna della sentenza di rettifica entro 10 giorni, si debba procedere con rigetto motivato.
Il riconoscimento di provvedimenti giurisdizionali o amministrativi da parte dell’ufficiale dello stato civile può avvenire se tali provvedimenti rispettano i requisiti richiesti dagli articoli 65 e 66 della Legge 31 maggio 1995 n. 218, purché non siano contrari all’ordine pubblico e siano stati rispettati i diritti essenziali della difesa.
Nel caso della persona deceduta, il provvedimento giurisdizionale, con la presenza del procuratore a tutela dell’interesse pubblico, soddisfa tali requisiti, mentre il provvedimento amministrativo non può soddisfare tali requisiti, in quanto nessuno tutela la persona deceduta che si vede modificare le proprie generalità o la data di nascita dopo un secolo, senza che possa intervenire per far valere le sue ragioni.
L'ufficiale dello stato civile, nel riconoscere l'efficacia del provvedimento straniero di rettificazione, deve valutare che sia stato rispettato il diritto alla difesa, come chiaramente indicato negli articoli 65 e 66 della Legge 31 maggio 1995, n. 218: questo significa che deve essere prodotto il provvedimento straniero di rettificazione, annotato nell'atto di stato civile al quale si riferisce, che andrà valutato, se provvedimento giurisdizionale, verificando la presenza del pubblico ministero a tutela dell'interesse pubblico della regolarità del procedimento, mentre non potrà essere accolto se provvedimento amministrativo, in quanto non può esservi stata tutela del diritto alla difesa dell'intestatario dell'atto, di colui cioè che ha subito la rettificazione delle proprie generalità.
In base alle suddette motivazioni si dovrà rigettare la richiesta del cittadino, previo preavviso di rigetto previsto dall’articolo 10-bis della Legge 7 agosto 1990, n. 241.
Se entro il termine assegnato non verrà presentata la documentazione richiesta si procederà al rigetto.
30 Gennaio 2023 Andrea Dallatomasina
Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 2476, sintomo n. 2504
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini
Risposta dell'Avv. Elena Conte
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
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