Il cumulo giuridico non è applicabile in caso di omessa denuncia di variazione Tari
Corte di Cassazione - ordinanza n. 13787/2025
Risposta al quesito del Dr. Luigi D'aprano
QuesitiSi chiede se sia possibile nel 2023 variare le tariffe del C.u.p. o se sia necessario continuare a rispettare l'obbligo di invarianza del gettito, che fu introdotto con il passaggio al canone unico patrimoniale. In caso affermativo si chiede se vi siano criteri o limiti da rispettare.
Il comma 817 della legge 160/2019 prevede “Il canone è disciplinato dagli enti in modo da assicurare un gettito pari a quello conseguito dai canoni e dai tributi che sono sostituiti dal canone, fatta salva, in ogni caso, la possibilità di variare il gettito attraverso la modifica delle tariffe”.
Tale disposizione, introdotta per la prima fase di applicazione del nuovo canone, non limitava il potere del Comune di fissare tariffe diverse, senza alcun limite, eccezion fatta per le occupazioni del sottosuolo con cavi, conduttore e serbatoi. Anche l’invarianza del gettito era solo un’indicazione di massima che il Comune avrebbe potuto legittimamente disattendere.
Se ciò era vero nella fase di avvio del nuovo canone, lo è ancora di più per gli anni successivi, nei quali il Comune può variare liberamente le tariffe senza alcun limite dettato dal rispetto del gettito proveniente dai prelievi abrogati.
Dott. D’Aprano 16 febbraio 2023
Per i clienti Halley: Ricorrente QT n.1471, Sintomo QT n.1556
Corte di Cassazione - ordinanza n. 13787/2025
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Consiglio di Stato, Sezione II - Ordinanza 26 maggio 2025, n. 4547
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