Variazione in anagrafe delle generalità

Risposta al quesito del Dr. Andrea Antognoni

Quesiti
di Antognoni Andrea
22 Febbraio 2023

Una cittadina albanese, residente in questo comune, ha chiesto la variazione in anagrafe del proprio cognome con quello del marito in base alla legge del suo stato. A tal fine ha consegnato l'atto di matrimonio in cui sono indicati entrambi i cognomi. Abbiamo ritenuto sufficiente il documento ed abbiamo provveduto a variare le generalità della stessa. Si chiede una conferma della correttezza o meno del nostro operato e se fosse necessario richiedere un’attestazione di esatte generalità al consolato.

Risposta

La questione è certamente molto controversa. È vero che il principio generale nel nostro ordinamento prevede che l’identità dello straniero si desume sempre dal passaporto o documento equipollente. Sempre il passaporto è elemento fondamentale per la registrazione dei dati nei permessi di soggiorno dei cittadini extra-Ue. Pertanto, in presenza di un successivo documento dello Stato estero, che riporti un differente cognome, si pone la questione della ricevibilità di tale documento per l’immediata variazione delle generalità. In prima battuta, va evidenziato come tale variazione, non accompagnata dall’aggiornamento del passaporto, sia comunque da evitare, in quanto si andrà a creare un disallineamento di identità che sarà nocivo per la stessa persona. Detto questo, tuttavia, a fronte di una precisa istanza scritta, l’ufficiale d’anagrafe non potrà esimersi dall’aggiornare l’anagrafe, a patto tuttavia che il documento estero riporti chiaramente che ROSSI ha cambiato cognome in VERDI in base alla legislazione di quello Stato. Ora, un mero certificato di matrimonio a mio parere non soddisfa a pieno tale requisito (cosa che sarebbe accaduta se la signora avesse presentato, invece, il solo passaporto albanese con i nuovi dati, in quanto lì saremmo stati di fronte a un documento di riconoscimento). Pertanto l’operato del vostro ufficio, a parere di chi scrive, non è pienamente condivisibile. Un’attestazione consolare di cambiamento di cognome avrebbe fornito maggiore supporto alla variazione, da cui comunque - si ribadisce – sarebbe preferibile far desistere la cittadina, invitandola ad aggiornare prima il passaporto.


Dott. Antognoni 20 Febbraio 2023


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