Risposta al quesito del Dr. Luigi D'aprano
QuesitiL'ente a seguito di accertamento riceve istanza di autotutela in cui si chiede di pagare l'aliquota base a fronte di quella deliberata nella quale, per un refuso, è stata indicata nell' 0.86 per mille invece che allo 8.6.
Nell'autotutela il contribuente prospetterebbe la nullità dell'atto. Si chiede un parere rispetto alla pretesa avanzata ed inoltre rispetto l'atteggiamento da adottare da parte dell'ente tenuto conto che tale deliberazione ha disciplinato le aliquote Imu fino al 2018.
E’ palese l’errore materiale commesso nella stesura della delibera; infatti, le aliquote indicate sarebbero illegittime in quanto al di sotto dei limiti minimi consentiti dalla legge, ricordando che in base all’art. 52 D.Lgs. 446/1997 le aliquote minime e massime sono tra gli elementi che il Comune non può modificare con proprio regolamento.
Ciò premesso, si consiglia di adottare un atto di natura interpretativa da parte del medesimo organo che ha emanato la delibera iniziale, precisando quella che è l’aliquota corretta da applicare per gli anni in questione. Occorre inoltre ricordarsi che, in caso di accertamento sui contribuenti che abbiano applicato l’aliquota così ridotta, si procedere al recupero dell’imposta e degli interessi, senza la determinazione della sanzione (da omettere per manifesta buona fede ai sensi della legge 212/2000 “Statuto del contribuente”).
Dr. Luigi D’Aprano 02/03/2023
Per i clienti Halley Ricorrente QI n.920, Sintomo QI n.967
Risposta del Dott. Andrea Dallatomasina
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – Circolare 30 maggio 2025, n. 15
Risposta del Dott. Fabio Bertuccioli
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
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