Trasferimenti PNRR - Misure M5C2I2.1 e M5C2I2.2: modalità di erogazione delle risorse secondo priorità delle fonti di finanziamento
Ministero dell’Interno Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Comunicato del 9 giugno 2025
Risposta al quesito della dr.ssa Roberta Mugnai
QuesitiPerviene dal Consolato l'atto di nascita di una cittadina che ha ottenuto il riconoscimento della cittadinanza italiana presso il consolato stesso e quello di una minore (che si allega per maggior chiarezza). I dubbi sorgono in merito alla modalità della trasmissione della cittadinanza italiana alla minore in quanto: la dichiarazione di nascita è stata resa dalla nostra cittadina, ma in allegato alla documentazione è stato altresì inviato un atto pubblico di riconoscimento di una cittadina brasiliana che dichiara di essere la madre naturale della bimba. Le due donne non solo legate da vincolo di matrimonio/unione civile. Si chiede in base a quale criterio il consolato abbia riconosciuto la cittadinanza alla minore.
Il riconoscimento della cittadinanza italiana alla minore riconosciuta all’estero come figlia da due donne (di cui una italiana) è assolutamente compatibile con la nostra normativa interna.
Infatti la Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha emesso nel 2019 la sentenza n.12193 che ha stabilito la necessità del rispetto di uno status già riconosciuto e registrato all’estero. In ossequio a tale intervento giurisdizionale il riconoscimento all’estero di una genitorialità omosessuale da parte di due donne (non è di alcun rilievo che le stesse siano o non siano unite civilmente o coniugate all’estero) deve essere riconosciuto anche in Italia, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Neppure il fatto che l’altra donna (brasiliana) si sia dichiarata “madre naturale” nel riconoscimento successivo incide sull’esito della pratica, perché non spetta all’ufficiale dello stato civile indagare le modalità di procreazione dei figli, tanto meno se la filiazione ha già ottenuto un riconoscimento giuridico all’estero.
Nel caso di specie, pertanto, Olivia deve ritenersi figlia della cittadina italiana che l’ha riconosciuta alla nascita, anche se successivamente è intervenuto il riconoscimento di altra donna, in quanto in Brasile questo status (figlia di due donne) le è stato legittimamente attribuito, tanto è vero che le due madri compaiono nell’atto di nascita.
Come conseguenza del riconoscimento materno da parte di cittadina italiana, le spetta la cittadinanza italiana ai sensi dell’art.1 Legge n.91/92.
In virtù di questi presupposti, l’ufficiale dello stato civile è tenuto a trascrivere l’atto di nascita inviato dal Consolato.
Dr.ssa Roberta Mugnai 07/03/2023
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Ministero dell’Interno Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Comunicato del 9 giugno 2025
Ministero dell’Economia e delle Finanze – FAQ IMU
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini
Agenzia delle Entrate – Circolare n. 7/E del 4 giugno 2025
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