Rettifica date di nascita difformi dell'avo riportate nell'atto di matrimonio in una pratica di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
Risposta al quesito della dr.ssa Roberta Mugnai
QuesitiSi chiede come rilasciare un estratto di matrimonio corretto se nell'atto stesso, trascritto dall’estero, non sono indicate le generalità degli sposi. Le generalità possono essere indicate sulla base delle risultanze anagrafiche corrispondenti agli sposi (per lo sposo per residenza prima del matrimonio, per la sposa per iscrizione anagrafica successiva al matrimonio)?
L’art.108, comma 2 del DPR 396/2000 recita: “2. I certificati di stato civile devono contenere le generalità come per legge delle persone a cui i singoli eventi si riferiscono e gli estremi dei relativi atti. I dati suddetti possono essere desunti anche dagli atti anagrafici.”
Da quanto sopra sembra, pertanto, che i certificati di stato civile possano essere integrati con le risultanze anagrafiche.
Consideriamo, però, che l’estratto è una sintesi di quanto riportato nell’atto di stato civile e quest’ultimo è un atto pubblico ai sensi dell’art.2699 Codice Civile: “L’atto pubblico è il documento redatto con le richieste formalità, da un notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato ad attribuirgli pubblica fede, nel luogo dove l’atto è formato.” Visto in quest’ottica integrare un atto pubblico in senso stretto (esattamente come quello notarile) con delle risultanze anagrafiche che non si desumono dall’atto in questione, appare un’anomalia (in verità non l’unica del nostro ordinamento).
Pertanto, personalmente ritengo che la norma si riferisca alla possibilità di integrare l’atto (e di conseguenza il rilascio delle certificazioni) utilizzando le risultanze anagrafiche. Ovvero si riferisca alla possibilità di intervenire con la procedura di rettifica dell’atto (recentemente indirizzata, oltre che al tribunale, anche all’ufficiale dello stato civile: modifica degli art.95 e 98 D.P.R. 396/2000 avvenuta con l’art.25 D. Lgs. n.149/2022) sui dati mancanti.
Concludendo, secondo me, l’estratto deve essere rilasciato in conformità al contenuto dell’atto al quale si riferisce, ma, constatata la carenza di alcuni dati che possono essere reperiti attraverso le certificazioni anagrafiche, l’ufficiale dello stato civile può attivare d’ufficio una procedura di rettifica per integrazione dell’atto di matrimonio in questione.
Dott.ssa Mugnai Roberta 21 Marzo 2023
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