Trascrizione atto di unione civile costituito in altro comune tra un cittadino AIRE e uno straniero
Risposta del Dott. Andrea Dallatomasina
Risposta al quesito della Dr.ssa Roberta Mugnai
QuesitiHo ricevuto dal Consolato Generale d'Italia di Buenos Aires la richiesta di trascrizione dell’atto di matrimonio contratto nel 2015 da un cittadino Italiano iscritto AIRE, che ho già provveduto a trascrivere, unitamente all’ atto di nascita del figlio nato nel 2020. Il minore è stato riconosciuto alla nascita solo dalla madre mentre il padre lo ha riconosciuto a dicembre 2020. Il consolato ha allegato anche la dichiarazione di assenso al riconoscimento della madre (effettuato presso il Consolato ai sensi dellart.250 parte 2 del Codice Civile), contenente anche le indicazioni concernenti l’attribuzione del cognome, e l’atto di riconoscimento paterno effettuato presso ufficio di Stato Civile argentino.
Si chiede come procedere con la trascrizione e le annotazioni, in quanto i genitori del minore sono coniugati. Quali formule adottare sia per l’atto che per le annotazioni?
Da quanto esposto, si tratta di una situazione anomala, in quanto il figlio è nato in costanza di matrimonio, ma, per motivi non conosciuti, abbiamo un riconoscimento alla nascita da parte della sola madre, cittadina straniera, e successivamente il riconoscimento del padre, cittadino italiano.
Ritengo che il modo più corretto di operare sia il seguente: trascrivere l’atto di riconoscimento successivo paterno insieme alla dichiarazione di assenso della madre. Trascrivere l’atto di nascita del bambino e provvedere all’annotazione di riconoscimento successivo paterno. Predisporre l’attestato di acquisto di cittadinanza italiana per riconoscimento paterno ed annotarlo sull’atto di nascita.
Poi relazionare al Procuratore della Repubblica riguardo agli atti che sono stati trasmessi in quanto il minore si trova nella condizione di essere stato trattato come nato fuori dal matrimonio pur risultando dagli atti che è figlio di due persone coniugate fra loro. Contestualmente chiedere al Procuratore come procedere con l’attribuzione del cognome ovvero se va trattato in conformità agli atti inviati (cioè come un figlio nato da persone non coniugate tra loro) e quindi sarà il Tribunale a decidere sull’attribuzione del cognome oppure, dopo la rettifica di stato (che può fare soltanto il Tribunale con proprio provvedimento, nonostante la modifica dell’art.95 DPR 396/2000), procedere all’attribuzione del cognome al minore come disposto all’estero (ovvero come se tale attribuzione fosse avvenuta alla nascita e, dando per scontato da quanto trasmesso dal Consolato, che il minore ha una doppia cittadinanza nel caso che il cognome attribuito non rientrasse nelle attuali indicazioni ministeriali sull’attribuzione dei cognomi ai neonati italiani).
Dott.ssa Mugnai Roberta 31 Marzo 2023
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