Risposta al quesito del Dr. Matteo Barbero
QuesitiCome si procede al calcolo del costo per il rinnovo contrattuale da accantonare in bilancio a seguito della sottoscrizione del CCNL 2019-2021? Per il bilancio 2022 si usava il monte salari 2018 su cui applicare le percentuali indicate dalla Legge di Bilancio, ma ora non trovo riferimenti. Dato che l'ivc del mancato rinnovo del CCNL 2022-2024, questa è da decurtare dall'accantonamento, ma non l'elemento perequativo, in quanto assorbito, giusto? L'accantonamento deve tenere conto di oneri riflessi e Irap a carico dell'Ente (uso sia T12 che T13 del conto annuale)?
Gli oneri per i rinnovi contrattuali sono pari al 3,78% applicato: per i non dirigenti: al monte salari 2018, desunto dal conto annuale del personale 2018, comprensivo degli oneri riflessi e IRAP stimati nel 37%;
per i dirigenti: al monte salari 2016, desunto dal conto annuale del personale 2016, rivalutato del 3,48% comprensivo degli oneri riflessi e IRAP stimati nel 37%.
Si ricorda che sebbene il principio contabile, paragrafo 5.2, lett. a), Allegato 4/2, al D. Lgs. 118/2011 si limiti ad auspicare di dar luogo agli accantonamenti annuali nelle more della firma del nuovo CCNL, senza che tale riserva costituisca un’obbligazione legale, la Corte conti (sez. controllo Liguria, SRCLIG n.11/2020/PRSP) ha avuto modo di chiarire che l’effettivo accantonamento della somma in parola risponda, comunque sia, ad un criterio di sana gestione che l’ente deve seguire.
Dott. Matteo Barbero 31 marzo 2023
Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 5658 sintomo n. 5766
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
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