Sistema di qualificazione delle Stazioni Appaltanti a seguito dell'entrata in vigore del nuovo codice degli appalti

Risposta del Dott. Pietro Salomone

Quesiti
di Salomone Pietro
29 Aprile 2023

Non mi è chiaro quale e come sarà il sistema di qualificazione delle Stazioni Appaltanti con l'entrata in vigore del nuovo codice. La Stazione Appaltante (Capoluogo di provincia) che non è qualificata che passaggi dovrà seguire e che opzioni ha per qualificarsi con l'entrata in vigore del nuovo codice?

Risposta

Ai sensi dell’art.63 Del nuovo codice dei contratti 2023, ciascuna stazione appaltante o centrale di committenza che soddisfi i requisiti di cui all’allegato II.4 del nuovo codice consegue la qualificazione ed è iscritta nell’elenco istituito presso l'ANAC.  ANAC assicura la gestione e la pubblicità dell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate, delle centrali di committenza e dei soggetti aggregatori.

 

Livelli di qualificazione

Il nuovo codice prevede che la qualificazione per la progettazione e l’affidamento si articola in tre fasce di importo:

  • qualificazione base o di primo livello, per servizi e forniture fino alla soglia di 750.000 euro e per lavori fino a 1 milione di euro;
  • qualificazione intermedia o di secondo livello, per servizi e forniture fino a 5 milioni di euro e per lavori fino alla soglia di cui all’articolo 14;
  • qualificazione avanzata o di terzo livello, senza limiti di importo.

Ogni stazione appaltante o centrale di committenza può effettuare le procedure corrispondenti al livello di qualificazione posseduto e a quelli inferiori. Nel caso di mancanza di requisiti di qualificazione la stazione appaltante affida le procedure di gara ad una centrale di committenza.

 

I soggetti qualificati di diritto

Sono iscritti di diritto nell'elenco di ANAC il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, compresi i Provveditorati interregionali per le opere pubbliche, Consip S.p.a., Invitalia - Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a., Difesa servizi S.p.A., l'Agenzia del demanio, i soggetti aggregatori di cui all'articolo 9 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, Sport e salute S.p.a.

In sede di prima applicazione le stazioni appaltanti delle unioni di comuni, costituite nelle forme prevista dall’ordinamento, delle provincie e delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e delle regioni sono iscritte con riserva nell’elenco di ANAC.

 

La qualificazione

La qualificazione ha ad oggetto le attività che caratterizzano il processo di acquisizione di un bene, servizio o lavoro in relazione ai seguenti ambiti e riguarda:

a) la capacità di progettazione tecnico-amministrativa delle procedure;

b) la capacità di affidamento e controllo dell'intera procedura;

c) la capacità di verifica sull'esecuzione contrattuale, ivi incluso il collaudo e la messa in opera.

 

Le stazioni appaltanti e le centrali di committenza possono essere qualificate anche solo per l’acquisizione di lavori oppure di servizi e forniture. Le stazioni appaltanti e le centrali di committenza per svolgere attività di progettazione e affidamento devono essere qualificate almeno nella seconda fascia. Essi programmano la loro attività coordinandosi nel rispetto del principio di leale collaborazione.

 

I requisiti di qualificazione per la progettazione ed esecuzione

I requisiti di qualificazione per la progettazione e l’affidamento sono disciplinati dall’allegato II.4 e attengono:

  • all’organizzazione della funzione di spesa e ai processi;
  • alla consistenza, esperienza e competenza delle risorse umane, ivi incluso il sistema di reclutamento e la adeguata formazione del personale;
  • all’esperienza maturata nell’attività di progettazione, affidamento ed esecuzione di contratti, ivi compreso l’eventuale utilizzo di metodi e strumenti di gestione informativa delle costruzioni.

I requisiti di qualificazione per l’esecuzione sono indicati separatamente nell’allegato II.4 del nuovo codice, che dispone altresì una disciplina transitoria specifica relativa a tale fase.

Secondo quanto previsto dal nuovo codice, ANAC può disciplinare specifici requisiti di qualificazione per i contratti di partenariato pubblico-privato.

 

Il potere sanzionatorio di ANAC

L’ANAC, in caso accerti artifizi tale da eludere il possesso dei requisiti di qualificazione, può irrogare una sanzione entro il limite minimo di 500 euro e il limite massimo di 1 milione di euro e, nei casi più gravi, disporre la sospensione della qualificazione precedentemente ottenuta.

Sono esempi di gravi violazioni le dichiarazioni dolosamente tese a dimostrare il possesso di requisiti di qualificazione non sussistenti, ivi comprese, in particolare:

  • per le centrali di committenza, la dichiarata presenza di un’organizzazione stabile nella quale il personale continui di fatto a operare per l’amministrazione di provenienza;
  • per le stazioni appaltanti e le centrali di committenza, la dichiarata presenza di personale addetto alla struttura organizzativa stabile, che sia di fatto impegnato in altre attività;
  • la mancata comunicazione all’ANAC della perdita dei requisiti.

Se la qualificazione viene meno o è sospesa, le procedure in corso sono comunque portate a compimento.

Sempre ANAC, stabilisce i requisiti e le modalità attuative del sistema di qualificazione di cui all’allegato II.4, rilasciando la qualificazione medesima. E’ facoltà di ANAC stabilire ulteriori casi in cui può essere disposta la qualificazione con riserva, finalizzata a consentire alla stazione appaltante e alla centrale di committenza, anche per le attività ausiliarie, di acquisire la capacità tecnica ed organizzativa richiesta.

Pertanto alla luce delle disposizioni del nuovo codice dei contratti 2023 si resta in attesa di un aggiornamento da parte di ANAC sulle disposizioni contenute nella delibera n. 441 del 28 settembre 2022.  

27 aprile 2023               Pietro Salomone

 

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