Risposta dell'Avv. Lorella Martini
QuesitiL'ufficio tributi ha notificato nei termini accertamento TASI relativo all'anno 2017 alla società Autostrade per omesso parziale versamento. La società contribuente si difende asserendo che gli immobili per i quali é dovuto il tributo sono oggetto di sub-concessione a soggetti terzi per cui la proprietaria sarebbe tenuta al 90% mentre il restante 10% rimarrebbe a carico dei sub-concessionari utilizzatori. E' la stessa società che nella sua lettera conferma che la fattispecie non sia prevista dalla normativa tuttavia chiede comunque l'annullamento in autotutela provando di aver dato comunicazione nel 2014 del proprio accordo con i sub-concessionari. Agli atti risulta in effetti un pagamento da parte di questi inatteso per l'annualità accertata (non anche per le prossime annualità da accertare, 2018-2019). Si chiede quale sia a vostro avviso la risposta amministrativa più congrua in relazione alla fattispecie.
IndietroE’ vero che la normativa TASI nulla prevede in ipotesi di subconcessione.
Con ogni probabilità società Autostrade ha equiparato la subconcessione alla locazione, per la quale la normativa prevede che la TASI, in una misura variabile tra il 70% e il 90% - da determinarsi da parte del singolo Comune –, sia a carico del locatario e, per la percentuale rimanente, sia a carico dell’inquilino.
Se il Regolamento TASI del Comune richiedente prevede che l’imposta sia per il 90% a carico del locatore e per il 10% a carico dell’inquilino, allora la prospettazione di società Autostrade pare condivisibile.
3 maggio 2023 Lorella Martini
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