Risposta del Dott. Stefano Paoli
QuesitiIn caso di notifica ai sensi dell'art. 140 CPC, quando non è possibile effettuare l'affissione dell'avviso di deposito in busta chiusa alla porta dell'abitazione in quanto non raggiungibile da strada pubblica (presenza di inferriata con cancellino e mancanza di cassetta postale), come si deve procedere per una corretta notificazione?
Il quesito, purtroppo, attiene ad una situazione molto particolare ma, al tempo stesso diffusa, che riguarda la notifica ex art. 140 C.p.c. e che trova i messi comunali e/o notificatori in impasse perché, a causa di situazioni logistiche hanno difficoltà ad applicare correttamente la norma citata.
Oltretutto, al fine della regolarità della procedura, la giurisprudenza con un orientamento ormai consolidato, richiede l’applicazione integrale dell’art. 140 c.p.c., quindi compresa l’affissione, in quanto trattandosi di una situazione che incide sulla sfera patrimoniale di un soggetto, le regole devono essere applicate in modo corretto, dando alle parole il loro significato reale.
Il fatto che nel caso evidenziato nel quesito non sia presente una casetta postale è irrilevante in quanto il messo comunale e/o notificatore, a differenza dell’agente postale, non può inserire l’avviso di deposito nella cassetta ma deve, appunto, affiggerlo alla porta dell’abitazione.
Se capisco bene, sembrerebbe che il primo accesso della abitazione, luogo della notifica, sia un’inferriata e un cancellino.
In questo caso ritengo indispensabile che siano contemporanee il più possibile l’affissione dell’avviso di deposito e l’invio della raccomandata informativa prevista dall’art.140.
Infatti, a proposito dell’affissione, consiglio di inserire la busta contenente l’avviso di deposito, dopo averla chiusa e sigillata, in una busta trasparente da “legare” comunque da “attaccare” in qualche modo al cancello di accesso all’abitazione.
Sono consapevole che la soluzione indicata non è la più conforme al dettato normativo (ed è per questo che è fondamentale che l’invio della raccomandata sia immediata) ma almeno dimostra la buona volontà e, perché no, anche la diligenza del messo di risolvere un problema causato dalla disposizione codicistica. Infatti, il messo non poteva accedere direttamente alla porta dell’abitazione (impedimento dovuto all’inferriata e al cancello) perché, in questo caso, avrebbe, di fatto, violato la proprietà privata, fattispecie sanzionata dalla legge, e non aveva altra possibilità per cercare di applicare il più correttamente possibile l’art. 140 C.p.c.
Purtroppo, la normativa vigente è questa e, come ho sempre sottolineato nei corsi, è alquanto anacronistica ed agli operatori non resta che applicarla il meglio possibile.
15 maggio 2023 Stefano Paoli
Per i clienti Halley: ricorrente QS n. 2596, sintomo n. 2668
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