Arretrati ad un dipendente andato in pensione - Ultimo miglio.

La Legge 311/2004 art. 1 comma 557, stabilisce che “i Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, i consorzi tra enti locali gerenti servizi a rilevanza non industriale, le comunità montane e unioni di comuni possono servirsi dell'attività lavorativa di dipendenti a tempo pieno di altre amministrazioni locali purché autorizzati dall'amministrazione di provenienza”.

Questa particolare tipologia di servizio viene comunemente chiamata “scavalco d’eccedenza”.

Il dipendente a tempo pieno del Comune X stipula un contratto con il Comune Y per una prestazione lavorativa per un massimo di ore 12 settimanali da svolgersi al di fuori dell’orario di lavoro presso il Comune X.

Lo scavalco d’eccedenza si configura come un rapporto di lavoro a tempo determinato, quindi alla sua scadenza il dipendente cessa dal servizio dal Comune Y ed ha diritto a percepire il TFR per la durata dell’scavalco d’eccedenza, oltre alla valutazione della maggiore retribuzione sul calcolo della futura pensione.

Nell’inserimento dei dati di ultimo miglio “determinazione pensione”, la retribuzione da inserire deve essere SOLAMENTE quella riferita alla qualifica rivestita presso il Comune dove svolge attività di servizio a tempo indeterminato; gli importi percepiti per il servizio presso il Comune dove svolge lo scavalco d’eccedenza al 33% (12 ore settimanali) vanno solo ad incrementare la retribuzione mensile.

Il Comune Y, a sua volta, dovrà compilare l’ultimo miglio TFR giuridico ed economico, per la corresponsione a parte dall’INPS del TFR; il Comune X dovrà compilare l’ultimo miglio TFS giuridico ed economico per il pagamento dall’INPS del TFS spettante per il servizio utile prestato presso il Comune X.

CONCLUSIONI:

I compensi percepiti per il servizio presso il Comune Y NON vanno sommati a quelli da indicare nei dati di ultimo miglio “determinazione pensione” della procedura informatica INPS denominata NUOVA PASSWEB. Ha commesso un errore quindi l’operatore del Comune X che ha indicato anche i compensi percepiti nel Comune Y dal dipendente in servizio a tempo indeterminato al Comune X. Se il dipendente è cessato dal servizio sicuramente sta percependo un importo più alto di quello spettante; l’INPS, dietro correzione dell’ultimo miglio da parte del Comune X, dovrà ricalcolare la pensione spettante dalla quale scaturirà un debito che dovrà essere recuperato e che sarà lievemente mitigato dall’applicazione dei benefici del CCNL Enti Locali 2019/2021. Tendenzialmente l’INPS chiederà al Comune X di rifondere il debito, a sua volta il Comune X chiederà all’ex dipendente di restituire al Comune gli importi percepiti in eccesso. Questa operazione di modifica dei dati di ultimo miglio deve essere fatta con tempestività al fine di evitare che il debito aumenti con il passare dei mesi.

22 maggio 2023            Giancarlo Menghini

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