Diritti di rogito

Con la deliberazione della Sezione autonomie della Corte dei conti n.21/SEZAUT/2015/QMIG, i magistrati contabili affermano che “i diritti di rogito competono ai soli segretari di fascia C” nonché che “Le somme destinate al pagamento dell’emolumento in parola devono intendersi al lordo di tutti gli oneri accessori connessi all’erogazione, ivi compresi quelli a carico degli enti”.

Con successiva deliberazione della Sezione autonomie (18/SEZAUT/2018/QMIG), l’orientamento è stato modificato nel senso di consentire l’erogazione ai segretari di fascia C nonché ai segretari comunali appartenenti alle fasce professionali A e B, qualora esercitino le loro funzioni presso enti nei quali siano assenti figure dirigenziali.

In merito al riparto degli oneri, è intervenuta successivamente la Corte dei conti – Sezione regionale per il Veneto – deliberazione n. 400/2018/PAR, dove è stato precisato che gli oneri riflessi sulle somme da erogare a titolo di diritti di rogito devono essere ripartiti tra comune e segretario, secondo le regole ordinarie, non sussistendo alcuna previsione normativa espressa che consenta di derogare a tali regole.

Pertanto sulle somme da erogare dovrà essere scorporato il 32,30 percento (23,80 percento a titolo di Cpdel e 8,50 percento a titolo di Irap), così da ottenere il valore da inserire nel cedolino. Su tale valore, graveranno gli ordinari prelievi contributivi e fiscali a carico del segretario.

Si riporta, per comodità, un esempio:

23 maggio 2023             Fabio Venanzi

Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 5891, sintomo n. 6001