Prestazioni di lavoro occasionale

L’articolo 54-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, ha recepito le nuove disposizioni introdotte dall’articolo 1, commi 342 e 343, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, in materia di Libretto Famiglia e Contratto di prestazione occasionale 26 Gennaio 2023.

Pertanto, i datori di lavoro possono acquisire prestazioni di lavoro occasionale avvalendosi di due distinte modalità:

-con il libretto di famiglia, rivolto alle persone fisiche che lo utilizzano per remunerare piccoli lavori domestici, assistenza domiciliare a bimbi e persone anziane o disabili e per l’insegnamento privato supplementare;

-con il contratto di prestazione occasionale, rivolto invece a professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni e altri enti di natura privata, nonché PA.

Il comma 7 del citato art. 54 bis dispone che le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, tra cui gli enti locali,  possono  fare  ricorso  al contratto di prestazione occasionale, in deroga al comma 14,  lettera a), del presente articolo, nel rispetto dei  vincoli  previsti  dalla vigente  disciplina  in  materia  di  contenimento  delle  spese   di personale e fermo restando il limite di durata di cui al comma 20 del predetto articolo (280 ore nello stesso anno),  esclusivamente   per   esigenze   temporanee   o eccezionali:

a) nell'ambito di progetti speciali rivolti   a   specifiche categorie di soggetti in stato di povertà, di disabilità, di detenzione, di tossicodipendenza o che fruiscono di ammortizzatori sociali;

b)  per lo svolgimento di lavori di emergenza correlati a calamità o eventi naturali improvvisi;

c) per attività di solidarietà, in collaborazione con altri enti pubblici o associazioni di volontariato;

d) per l’organizzazione di manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritative.

Per maggiori dettagli operativi si rinvia alla circolare INPS n. 6 del 19-1-2023.

Sotto il profilo programmatorio occorre che la spesa sia inserita nel DUP sulla base della programmazione del fabbisogno del personale, come declinata in fase esecutiva nel PIAO dell’Ente di cui all'art. 6 del d.lgs. n. 80/2021 e decreti attuativi.

Inoltre, trattandosi di lavoro temporaneo/flessibile occorrerà rispettare il limite dell’art. 9, comma 28, comma del DL 78/2010 (50% della spesa del tempo determinato nel 2009, o in mancanza, di quella media del triennio 2007-2009).

29 maggio 2023            Eugenio De Carlo

Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 5923, sintomo n. 6033