Elettore AIRE

Per rispondere alla richiesta è necessario partire dal presupposto che il diritto di voto è garantito costituzionalmente, pertanto è necessario assicurare all’elettore la possibilità di potere esprimere la sua volontà.

Nel caso in questione, l’elettore non si trova dove risiede abitualmente ed il cui indirizzo è registrato nell’AIRE, ma si è spostato in un’altra Nazione per motivi di lavoro, e ciò non rientra nelle ipotesi di voto per corrispondenza previste dal combinato disposto degli articoli 1 e 5 della legge 27 dicembre 2001, n. 459 “Norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero”.

Pertanto un’interpretazione rigorosa della norma gli vieterebbe la possibilità di potere votare.

Invece, con un’interpretazione estensiva della normativa con una lettura orientata al dettato costituzionale che vuole agevolare al massimo l’esercizio del diritto di voto, dell’articolo 4 bis della citata legge 459/2001, fermo restando il compimento degli adempimenti previsti dalla stessa norma, ritengo possibile fare votare l’elettore nella Nazione nella quale dimora temporaneamente per motivi di lavoro.

Dott. Rizzo Pietro 29/01/2018