Calcolo retribuzione personale di altro ente locale utilizzato ex art. 1 c. 557 L. 311/2004

Art. 1 comma 557 L. n. 311 del 2004:

 “I comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, i consorzi tra gli enti locali gerenti servizi a rilevanza non industriale, le comunità montane e le unioni di comuni possono servirsi dell’attività lavorativa di dipendenti a tempo pieno di altre amministrazioni locali purché autorizzati dall’amministrazione di provenienza.”

Proprio in questi giorni è in discussione in Parlamento una modifica che porterebbe a 15.000 abitanti il suddetto limite. Ne consegue che i dipendenti con contratto a tempo pieno, preventivamente autorizzati dall’Amministrazione di appartenenza, possono costituire, presso un’altra Amministrazione, un ulteriore rapporto di lavoro (Orientamento ARAN CFL214), per un massimo di 12 ore settimanali, nel rispetto del limite delle 48 ore settimanali di lavoro complessive.  

Andrebbe stipulato un nuovo contratto di lavoro a tempo determinato e part-time ma sappiamo che spesso ciò non avviene, tanto che l’art. 1 comma 557 della Legge n. 311 del 2004 viene da più parti definito come “mostro giuridico”.

Alla luce di quanto descritto, la RIA (Retribuzione Individuale di Anzianità), già in godimento del dipendente nel proprio Ente di appartenenza, non può far parte della retribuzione erogata dall’Ente convenzionato.

6 giugno 2023               Cristoforo Di Lorenzo

Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 5957, sintomo n. 6067