PNRR: Verifiche sulla validità del progetto definitivo

Risposta del Dott. Eugenio De Carlo

Quesiti
di De Carlo Eugenio
05 Luglio 2023

Il Comune deve realizzare una nuova scuola dell'infanzia in zona finanziata dall'avviso pubblico, Missione 4 "Istruzione e ricerca”, Componente 1 a potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università investimento 1.1 piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia, finanziato dall'Unione Europea Next Generation Eu, ed ha aderito all'invito di ….. che, per conto dei comuni, ha bandito la gara per l'appalto integrato, per il progetto esecutivo ed i lavori.

Il Comune avendo il PFTE ha affidato anche il progetto definitivo ad un professionista del luogo.

Si chiede se il progetto definitivo, redato da quest'ultimo, deve esser verificato prima che venga inviato all'appaltatore che si è aggiudicato l'appalto integrato.

Risposta

Per le finalità proprie e tipiche dell’appalto integrato tanto la stazione appaltante (committente) quanto l’appaltatore devono reciprocamente verificare il progetto posto a base di gara. Infatti, il progetto di fattibilità tecnica ed economica (PFTE), sulla cui base si avvia la procedura di appalto integrato, rappresenta un livello di progettazione al cui interno vengono indicate dalla Stazione appaltante tutte le informazioni necessarie per definire le caratteristiche salienti delle opere pubbliche da progettare e realizzare, mentre l’appaltatore ha l’obbligo di verificare la validità tecnica del progetto fornito dal committente (Corte Appello Roma, sez. II, 12 gennaio 2023, n. 182), posto che dalla corretta progettazione, oltre che dall'esecuzione dell'opera, dipende il risultato promesso. Entrambe le parti, pur nella distinzione dei ruoli, devono improntare la propria condotta ai principi di diligenza, buona fede e correttezza.

In particolare, è precisato che la diligenza richiesta all’appaltatore nel controllo della validità del progetto predisposto dal committente trova un limite nelle sole circostanze non rilevabili con le normali conoscenze e procedure. Tale principio vale a maggior ragione nell’appalto integrato, nel quale l’appaltatore deve predisporre il progetto esecutivo sulla base del progetto definitivo fornito dal committente e, quindi, la verifica della validità di quest’ultimo ha immediata incidenza sull’obbligo contrattuale a carico dell’impresa.

Ne consegue che secondo la citata giurisprudenza, nell'appalto integrato l'accordo si forma sul progetto definitivo e non su quello esecutivo che deve essere sviluppato dall’impresa aggiudicataria, la quale assume l'onere di “esaminare in tutti i suoi aspetti e di verificare la fattibilità del progetto proposto dalla stazione appaltante, accertando l'esistenza di eventuali ostacoli alla regolare esecuzione dei lavori e la necessità di acquisire ulteriori nulla osta o autorizzazioni, poiché il progetto definitivo posto a base di gara rappresenta non l'ultimo dei livelli di progettazione ma un livello intermedio come tale suscettibile di modifiche o integrazioni”.

 

05 luglio 2023             Eugenio De Carlo   

 

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