Risposta della Dott.ssa Elena Turci
QuesitiSi chiede se in una casa di riposo la dichiarazione di iscrizione anagrafica presso la convivenza debba essere resa dal responsabile della convivenza o dall'interessato, se è necessario fornire comunicazione della dichiarazione anche ad eventuali tutori per le comunicazioni di avvio del procedimento ai controinteressati e se la comunicazione di avvio del procedimento debba essere intestata al solo direttore o anche alla persona interessata.
L’art. 6 del D.P.R. 223/1989 oltre a stabilire che “ciascun componente della famiglia è responsabile per sé e per le persone sulle quali esercita la potestà o la tutela delle dichiarazioni anagrafiche di cui al successivo articolo 13”, in materia di convivenza anagrafica prevede che “agli effetti degli stessi adempimenti la convivenza ha un suo responsabile da individuare nella persona che normalmente dirige la convivenza stessa” non costituisce una sorta di esclusiva. Pertanto, partendo da tale assunto normativo, le dichiarazioni di iscrizione anagrafica in convivenza possono essere rese dal responsabile e anche dal diretto interessato.
La comunicazione di avvio del procedimento (ex art. 7 L. 241/1990), deve consentire un’adeguata conoscenza dell'attività amministrativa ai soggetti interessati e contro interessati al procedimento. Nel caso da Lei descritto la comunicazione di avvio dovrà essere inviata al soggetto interessato (qualora si tratti di minori a chi esercita la responsabilità genitoriale oppure al tutore) e al responsabile della convivenza anagrafica.
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