Mobilità esterna negli enti con più di 100 dipendenti a tempo indeterminato

L’art. 30, c. 1, D. Lgs. n. 165/2001 dispone: “1. (…) È richiesto il previo assenso dell'amministrazione di appartenenza nel caso in cui si tratti di posizioni dichiarate motivatamente infungibili dall'amministrazione cedente o di personale assunto da meno di tre anni o qualora la mobilità determini una carenza di organico superiore al 20 per cento nella qualifica corrispondente a quella del richiedente. È fatta salva la possibilità di differire, per motivate esigenze organizzative, il passaggio diretto del dipendente fino ad un massimo di sessanta giorni dalla ricezione dell'istanza di passaggio diretto ad altra amministrazione. Le disposizioni di cui ai periodi secondo e terzo non si applicano al personale (…) degli enti locali con un numero di dipendenti a tempo indeterminato non superiore a 100, per i quali è comunque richiesto il previo assenso dell'amministrazione di appartenenza. (…)”

Il Comune in oggetto ha certamente un numero di dipendenti a tempo indeterminato superiore a 100, dunque si applica la normativa generale che richiede il preventivo assenso dell’amministrazione di appartenenza:

- quando la posizione lavorativa occupata è stata preventivamente e motivatamente dichiarata infungibile dall’ente locale;

- quando il richiedente è stato assunto nell’ente da meno di tre anni;

- quando la mobilità determini una carenza di organico superiore al 20% nel profilo professionale del dipendente che chiede la mobilità.

Inoltre, nel caso in cui il nulla osta sia concesso, l’amministrazione può differire di sessanta giorni la data del passaggio per esigenze organizzative debitamente motivate.

Poiché chi ha posto il quesito è stato assunto da meno di tre anni, l’amministrazione è legittimata a negare il nulla osta.

31 luglio 2023               Massimo Monteverdi      

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