Motivo di iscrizione anagrafica per richiedente protezione speciale già cancellato da altro comune per allontanamento dalla struttura di accoglienza
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
Risposta di Andrea Dallatomasina
QuesitiDue cittadini provenienti dal Brasile hanno ottenuto da un altro ente il riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis senza l’iscrizione anagrafica.
Ora chiedono una prima iscrizione anagrafica al nostro Comune presentando il passaporto brasiliano, il codice fiscale e l’estratto dell’atto di nascita rilasciato dall’altro ente.
Si chiede se tale iter sia conforme a quanto disposto dalla normativa e se sia possibile l’iscrizione senza permesso di soggiorno, trattandosi di cittadini italiani.
L’articolo 14 comma 1 del dPR 30 maggio 1989, n. 223, dispone che chi trasferisce la residenza dall'estero debba comprovare all'atto della dichiarazione di cui all'articolo 13, comma 1, lettera a), la propria identità mediante l'esibizione del passaporto o di altro documento equipollente.
Pertanto, le persone descritte nel quesito, esibendo un passaporto brasiliano e, quindi, ai fini dell'iscrizione anagrafica, devono essere trattati come cittadini brasiliani salvo che riescano a dimostrare di essere anche cittadini italiani. Il fatto che da un altro ente (quale?) abbiano ottenuto il riconoscimento della cittadinanza jure sanguinis senza l’iscrizione anagrafica, e magari atti di nascita trascritti, non dimostra assolutamente nulla.
In conclusione, i cittadini presunti italiani, se vogliono iscriversi in anagrafe, o dimostrano di essere TUTTORA cittadini italiani esibendo un documento probatorio (passaporto o carta di identità con indicata la cittadinanza italiana in corso di validità), oppure possono essere iscritti in anagrafe come cittadini brasiliani esibendo il permesso di soggiorno o, quanto meno, la ricevuta della domanda di permesso di soggiorno.
Attualmente non risultano iscritti AIRE, nemmeno risultano iscritti anagraficamente in altro Comune Italiano, e nel periodo di residenza all’estero potrebbero aver perso la cittadinanza italiana secondo quanto previsto dall’articolo 11 della Legge 5 febbraio 1992, n. 91, che afferma “Il cittadino che possiede, acquista o riacquista una cittadinanza straniera conserva quella italiana, ma può ad essa rinunciare qualora risieda o stabilisca la residenza all'estero”, potrebbero pertanto aver perso la cittadinanza italiana.
Oltretutto il fatto che non si siano nemmeno iscritti all’AIRE presso l’autorità italiana competente per territorio non depone certo in loro favore per procedere all’iscrizione anagrafica in quanto l'ufficiale d'anagrafe non è in grado di confrontare i dati personali del passaporto brasiliano (cognome, nome, data e luogo di nascita) e l’eventuale atto di nascita trascritto in Italia.
Una volta iscritti come cittadini brasiliani potranno dimostrare di avere conservato la cittadinanza italiana e di non averla perduta per rinuncia o altro; a tale fine, potranno essere fatti accertamenti, anche d'ufficio, presso i Consolati italiani all'estero competenti per la residenza all'estero di queste persone, al fine, quanto meno, di escludere che risultino eventi che abbiano fatto perdere la cittadinanza italiana, secondo la legge brasiliana.
1 Agosto 2023 Andrea Dallatomasina
Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 2854, sintomo n. 2885
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
Risposta del Dott. Luigi Oliveri
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