La riforma del fisco locale
Via libera allo schema del decreto legislativo sui tributi regionali e locali
Nella precompilata spazio a rette per asili nido ed erogazioni liberali
FISCO OGGI
Nella precompilata spazio a rette per asili nido ed erogazioni liberali
Con due decreti del Mef pubblicati ieri, viene disciplinata la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati relativi a ulteriori tipologie di oneri detraibili e deducibili
Diventano sempre più numerose le informazioni che i contribuenti potranno trovare all’interno della propria dichiarazione precompilata. A partire da quest’anno, infatti, all’Agenzia delle entrate saranno trasmessi, affinché vengano utilizzati per la predisposizione della dichiarazione, anche i dati relativi alle spese sostenute per il pagamento delle rette per la frequenza degli asili nido e alle erogazioni liberali effettuate a favore delle Onlus, delle associazioni di promozione sociale e delle fondazioni e di ulteriori associazioni. A stabilirlo due decreti del ministero dell’Economia e delle finanze pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale di ieri.
Dati delle rette per la frequenza degli asili nido
Il primo dei due decreti pubblicati ieri riguarda la trasmissione dei dati delle spese relative alle rette pagate dai genitori per la frequenza degli asili nido (sia pubblici sia privati) da parte dei figli.
Per questa tipologia di spesa è riconosciuta una detrazione Irpef del 19%, per un importo complessivamente non superiore a 632 euro annui per ogni figlio: la detrazione massima, quindi, è di 120 euro a figlio (articolo 1, comma 335, legge 266/2005 e articolo 2, comma 6, legge 203/2008).
A partire da quest’anno, quindi, gli asili nido devono trasmettere telematicamente all’Agenzia delle entrate un’apposita comunicazione contenente le informazioni relative alle spese sostenute dai genitori, nell’anno precedente, per ciascun figlio per il pagamento delle rette di frequenza e delle rette per i servizi formativi infantili.
La comunicazione deve essere inviata entro il 28 febbraio di ciascun anno.
Obbligati alla trasmissione sono anche tutti quei soggetti, diversi dagli asili nido, che ricevono il versamento delle rette.
Devono essere comunicati all’Agenzia delle entrate (entro il medesimo termine) anche i dati dei rimborsi delle rette erogati nell’anno precedente. In questo caso, deve essere indicato anche l’anno in cui è stata sostenuta la spesa rimborsata. Non devono essere comunicati, invece, i rimborsi indicati nella Certificazione unica rilasciata dai sostituti d’imposta.
Il decreto, infine, rimanda a un successivo provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate il compito di stabilire le modalità tecniche per la trasmissione telematica delle comunicazioni.
Dati delle erogazioni liberali
Il secondo decreto di ieri, invece, disciplina la trasmissione dei dati relativi alle erogazioni liberali effettuate dai contribuenti a favore di Onlus, associazioni di promozione sociale, fondazioni e ulteriori associazioni. Ai fini Irpef, queste erogazioni costituiscono, a seconda dei casi, oneri detraibili o deducibili.
Per questa tipologia di dati, la trasmissione all’Agenzia delle entrate viene introdotta in via sperimentale e facoltativa per gli anni d’imposta 2017, 2018 e 2019.
Più precisamente, possono scegliere di inviare i dati:
Via libera allo schema del decreto legislativo sui tributi regionali e locali
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
ISTAT – 9 maggio 2025
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della protezione civile - Ordinanza 2 maggio 2025, n. 1140
Delibera del Consiglio dei Ministri 9 aprile 2025
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