Risposta del Dott. Andrea Dallatomasina
QuesitiSi chiede se l’attestazione di riconoscimento della cittadinanza sia soggetta ad imposta di bollo come la relativa richiesta.
Le dichiarazioni relative alla cittadinanza (elezione della cittadinanza italiana, acquisto, rinuncia, riacquisto ecc.) rese in forma verbale e registrate nell’atto di cittadinanza sono esenti da imposta di bollo; le dichiarazioni verbali sono sempre esenti da bollo.
L’atto di cittadinanza è esente da bollo in applicazione dell’articolo 1 comma 2 del dPR 26 ottobre 1972, n. 642.
L’istanza per il riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis è soggetta ad imposta di bollo ai sensi dell’articolo 3 della Tariffa allegato A al dPR 26 ottobre 1972, n. 642 (cfr. anche Circolare del Ministero dell’Interno n. K.28.1 del 8 aprile 1991) in quanto istanza rivolta alla Pubblica Amministrazione che costituisce l’atto di impulso di un procedimento amministrativo.
Il provvedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis firmata dall’Ufficiale dello Stato Civile così come l’attestazione di cittadinanza firmata da Sindaco sono invece esenti da imposta di bollo ai sensi dell’articolo 1 comma 2 del dPR 26 ottobre 1972, n. 642 “Le disposizioni del presente decreto non si applicano agli atti legislativi e, se non espressamente previsti nella tariffa, agli atti amministrativi dello Stato, delle regioni, delle province, dei comuni e loro consorzi”.
25 Agosto 2023 Andrea Dallatomasina
Per i clienti Halley: ricorrente QD n..2881 , sintomo n. 2912
Agenzia delle Entrate – Circolare 16 maggio 2025, n. 4/E
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
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