Adozione straniera/domestica e adozione internazionale

Risposta della Dott.ssa Roberta Mugnai

Quesiti
di Mugnai Roberta
21 Settembre 2023

Abbiamo ricevuto la richiesta di trascrivere una Sentenza di Adozione emessa dal Tribunale del Gabon il 16.03.2020 tramite cui il minore cittadino gabonese è divenuto figlio dei genitori adottanti. La madre è cittadina gabonese e il padre cittadino italiano AIRE, risultano coniugati a Libreville nel 2012, dove tutt'ora risiedono.

Si chiede se tale adozione sia da considerarsi adozione straniera, e non adozione internazionale, e se quindi debba essere riconosciuta ai sensi degli artt. 64 65 e 66 della Legge 218/1995 e non della L. 184/1983, come afferma il legale della coppia.

 

Risposta

Per poter rispondere correttamente a questo quesito occorre esaminare con attenzione la condizione dei genitori adottanti e le modalità con le quali sono arrivati alla sentenza di adozione.

Prima di tutto è necessario verificare se il cittadino italiano ha anche la cittadinanza gabonese e, soprattutto, se tale cittadinanza la possedeva al momento dell’inizio della procedura di adozione (informazione che si dovrebbe ricavare dalla lettura della sentenza), perché in quel caso si tratta sicuramente di adozione domestica (ovvero interna alla Repubblica Gabonese) e, pertanto, va esaminata ai sensi della normativa italiana di diritto internazionale privato (Legge n.218/1995).

Anche se il cittadino italiano non avesse la cittadinanza gabonese, però, potrebbe trattarsi di adozione domestica, in quanto si tratta di cittadino AIRE (pertanto stabilmente residente all’estero) coniugato con cittadina gabonese.

In ogni caso è necessario che il cittadino italiano compili una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che non ha utilizzato le procedure previste in Italia per l’adozione internazionale e non ha fatto alcuna richiesta alle autorità italiane per ottenere l’adozione, in quanto ha potuto accedere alla procedura di adozione prevista per i cittadini gabonesi perché: …

Considerate che le dichiarazioni del cittadino italiano possono essere verificate anche attraverso una consultazione (ovviamente tramite richiesta per PEC) delle nostre autorità all’estero (in questo caso l’Ambasciata d’Italia a Libreville).

Concludendo, probabilmente l’avvocato ha ragione nel ritenere che questa adozione non rientri in quelle da sottoporre all’esame del Tribunale per i Minorenni, ma, prima di esprimervi, leggete con attenzione la sentenza e, se ravvisate anche un minimo sospetto che i coniugi abbiano voluto aggirare la normativa interna in merito alle adozioni (L. n.184/1983) redigete (spiegandone ovviamente le ragioni) un rifiuto ai sensi dell’art.7 DPR n.396/2000 al riconoscimento.

20 Settembre 2023        Roberta Mugnai

 

Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 2922, sintomo n. 2953

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