Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiPer la verifica della % da applicare all’indennità del presidente della Regione pari a 13.800,00 Euro, occorre prendere in considerazione la popolazione residente dell'ultimo anno (n-1) o (come avviene spesso come regola generale) la popolazione residente del secondo anno precedente (n-2). Ad esempio, essendo nel 2023, prendiamo in considerazione la popolazione residente al 31.12.2022 o quella al 31.12.2021?
Come ritenuto dal Ministero dell’Interno nel parere del 18 marzo 2021, le indennità di funzione vengono rapportate ad una popolazione intesa in senso dinamico, rappresentata dai dati di più recente acquisizione - la popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente, così come accertata dall’ISTAT- e non ad un dato statico, così come espresso dal censimento.
Con specifico riguardo alla determinazione dell’indennità di funzione degli amministratori locali, la Sezione Autonomie della Corte dei Conti ha affermato che “il criterio della “… popolazione residente calcolata alla fine del penultimo anno precedente…” di cui all’art. 156, 2° comma, del decreto legislativo 267/2000 rappresenta la normativa di riferimento per una corretta modalità di rilevazione delle variazioni demografiche degli enti locali, che, secondo quanto previsto dagli scaglioni indicati nel D.M. 4 aprile 2000, n. 119, costituiscono il presupposto per l’adeguamento delle indennità spettanti agli Amministratori” (Corte dei Conti, Sezione Autonomie, deliberazione n. 7/SEZAUT/2010/QMIG).
Dunque, la giurisprudenza contabile ha inteso rapportare le indennità di funzione ad una popolazione intesa in senso dinamico (Corte dei Conti Sez. Veneto deliberazione n. 320/2013/PAR; Sez. Campania deliberazione n. 7/2015/PA; Sez. Puglia deliberazione n. 141/2016/PAR; Sez. Piemonte deliberazione n. 94/2018/PAR).
In questa direzione, la Sezione regionale di Controllo per l’Abruzzo, che, con deliberazione n. 110/2018, ai fini dell’applicazione del sistema dei controlli interni, si è pronunciata in favore del parametro previsto dall’art. 156 TUEL. Sempre su questa linea di indirizzo si è espressa anche la Sezione controllo Campania, sottolineando che “il TUEL fissa un criterio ermeneutico generale rispetto ad una specifica tecnica normativa concernente gli enti locali (la classificazione demografica), stabilendo che in tal caso la popolazione va individuata in modo dinamico, cioè facendo riferimento agli aggiornamenti statistici più recenti. Il ridetto criterio di classificazione è talvolta superato, in ragione di specifiche fattispecie, da diversi riferimenti statistici, come nel caso dell’art. 37 TUEL che, per la determinazione della composizione dei consigli, individua specifici scaglioni demografici all’interno dei quali gli enti locali sono inquadrati avuto riguardo alla popolazione determinata in base ai risultati dell’ultimo censimento ufficiale (deliberazione n. 7/2015/PAR)”.
In conclusione, per determinare le indennità degli amministratori, il metodo di calcolo della popolazione residente va ancorato al criterio dinamico del dato Istat del penultimo esercizio antecedente piuttosto che a quello statico dell’ultimo censimento
Il sopra illustrato parametro dinamico, come osservato dai giudici contabili, risponde adeguatamente al criterio indicato dal comma 8, lettera b) dell’articolo 82 del T.U.O.E.L. per la fissazione della misura delle indennità da parte del decreto ministeriale: “articolazione delle indennità in rapporto con la dimensione demografica degli enti, tenuto conto delle fluttuazioni stagionali della popolazione, della percentuale delle entrate proprie dell’ente rispetto al totale delle entrate, nonché dell’ammontare del bilancio di parte corrente”.
Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, la determinazione delle indennità di funzione degli amministratori locali va effettuata ad avviso ministeriale prendendo come popolazione di riferimento, ai fini dell’individuazione della classe demografica di appartenenza, quella residente al 31 dicembre del penultimo anno precedente a quello in corso. Infatti, l’eccezione indicata dall’articolo 156 TUEL per gli enti di nuova istituzione - utilizzo del dato dell’ultima popolazione residente disponibile - trova evidentemente luogo laddove non vi sia un penultimo anno di riferimento per il calcolo della popolazione residente.
25 Settembre 2023 Eugenio De Carlo
Per i clienti Halley: ricorrente QS n. 2743, sintomo n. 2816
Ministero dell’Interno Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Decreto 14 maggio 2025
Risposta del Dott. Andrea Dallatomasina
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: