Mancata attribuzione del codice fiscale a cittadino extracomunitario che presenta richiesta di iscrizione anagrafica
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
Risposta di Andrea Dallatomasina
QuesitiUn cittadino emigrato in America è stato cancellato dall'AIRE del nostro Comune per irreperibilità d'accertamento nel 2004. In data 20-09-2023 si è presentato per chiedere la residenza con passaporto americano, (è proprietario di un fabbricato sul quale paga anche dei tributi).
Oltre agli accertamenti da parte della P.M., ho chiesto al Consolato informazioni in merito alla cittadinanza, il quale riferisce che il cittadino risulta a loro sconosciuto.
Si chiede come procedere all’iscrizione anagrafica.
L’articolo 14 comma 1 del dPR 30 maggio 1989, n. 223, dispone che chi trasferisce la residenza dall'estero debba comprovare all'atto della dichiarazione di cui all'articolo 13, comma 1, lettera a), la propria identità mediante l'esibizione del passaporto o di altro documento equipollente.
Il passaporto identifica la persona con tutti i suoi dati essenziali: cognome e nome, data e luogo di nascita, cittadinanza. Pertanto, la persona descritta nel quesito, esibendo un passaporto statunitense ai fini dell'iscrizione anagrafica dovrà essere trattata come cittadino statunitense salvo che non riesca a dimostrare di essere anche cittadino italiano.
La persona descritta nel quesito attualmente non risulta iscritto AIRE, nemmeno risulta iscritto anagraficamente in altro Comune Italiano, il suo atto di nascita potrebbe non riportare alcuna annotazione di perdita della cittadinanza italiana ma nel periodo di residenza all’estero scoperto (dal 2004 al 2023) potrebbero aver rinunciato alla cittadinanza italiana secondo quanto previsto dall’articolo 11 della Legge 5 febbraio 1992, n. 91, che afferma “Il cittadino che possiede, acquista o riacquista una cittadinanza straniera conserva quella italiana, ma può ad essa rinunciare qualora risieda o stabilisca la residenza all'estero”.
In sede d’iscrizione anagrafica si dovrà procedere all’identificazione del cittadino confrontando i dati personali contenuti nel passaporto americano (cognome, nome, data e luogo di nascita), con quelli contenuti nella vecchia scheda anagrafica e l’eventuale atto di nascita.
Si iscriverà con cittadinanza statunitense ma sarà comunque considerato regolarmente soggiornante in Italia anche se privo del titolo di soggiorno sfruttando quanto previsto dalla Circolare del Ministero dell’Interno n. 14 del 31 ottobre 2008.
Una volta iscritto, l’ufficiale d’anagrafe procederà ad idonei accertamenti presso i Consolati italiani all'estero competenti per la residenza per escludere la presenza di eventi che abbiano fatto perdere la cittadinanza italiana al cittadino italiano.
Si ricorda che la perdita di cittadinanza per chi abbia acquisito volontariamente una cittadinanza straniera non deriva direttamente dall’applicazione di una norma di legge ma richiede, in primo luogo, un’espressione di volontà da parte dell’interessato, che dichiara di rinunciare alla cittadinanza italiana e, come altra condizione, il trasferimento all’estero della residenza.
La dichiarazione di rinuncia dovrà essere prestata dinanzi all’autorità diplomatica o consolare competente che, acquisiti i documenti prodotti dall’interessato, dopo avere accertato la sussistenza delle condizioni che determinano la perdita, trasmetterà copia della dichiarazione e l’atto di accertamento all’ufficiale dello stato civile competente ai sensi dell’articolo 17 del dPR 3 novembre 2000, n. 396.
Se la risposta pervenuta dai Consolati all’estero dovesse essere negativa (non vi è la presenza di dichiarazione di rinuncia della cittadinanza italiana) l’ufficiale d’anagrafe provvederà al cambio del dato relativo alla cittadinanza, da statunitense ad italiana.
Se invece fosse presente una dichiarazione di rinuncia alla cittadinanza italiana non inviata a suo tempo dal consolato, una volta pervenuta si dovrà trascrive il solo atto di accertamento nei registri di cittadinanza utilizzando la formula 193, annotare sull’atto di nascita dell’interessato la dichiarazione resa con la formula 140-bis, e l’esito dell’accertamento con la formula 140-quinquies.
Dopo di che siamo in presenza di un cittadino statunitense, una volta cittadino italiano, che potrebbe riacquistare la cittadinanza italiana.
Secondo l’articolo 13 comma 1 della Legge 5 febbraio 1992, n. 91, una volta iscritto anagraficamente si prospettano due strade per il cittadino straniero per il riacquisto della cittadinanza italiana:
- la lettera c), che prevede il riacquisto fondato su una dichiarazione volontaria del cittadino da rendere di fronte all’ufficiale dello stato civile del comune di residenza entro un anno dalla data in cui ha stabilito la sua residenza in Italia;
- la lettera d), che prevede il riacquisto tramite automatismo quando è trascorso un anno dalla data della dichiarazione di residenza senza che il cittadino abbia reso all’ufficiale dello stato civile del comune di residenza la prevista dichiarazione di rinuncia. In questo cosa non avremo una dichiarazione di volontà ma, a contrario, l’assenza di una dichiarazione di rinuncia.
Si ricorda infine che il sindaco deve dare comunicazione al Prefetto dell’avvenuto rimpatrio entro trenta giorni dalla iscrizione dell’ex cittadino in anagrafe per consentire le indagini che portino eventualmente all’emanazione del decreto di inibizione al riacquisto della cittadinanza italiana da parte del Ministro dell’interno relativa alla trascrizione del decreto di inibizione ed annotazione a margine dell’atto di nascita.
23 Ottobre 2023 Andrea Dallatomasina
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