Contabilizzazione versamenti anticipati a Poste Italiane per le affrancature relative all'ufficio protocollo

Si ritiene ammissibile la previsione di specifici capitoli, di entrata e di spesa, al titolo V dell’entrata e al titolo III della spesa, da classificare utilizzando rispettivamente le voci del piano dei conti finanziario E.5.04.07.01.001 (“Prelievi da depositi bancari”) e U.3.04.07.01.000 (“Versamenti a depositi bancari”); non si concorda invece con le modalità di contabilizzazione delle corrispondenti operazioni come indicate nel quesito.

Per quanto concerne tali contabilizzazioni, si ritiene che si debba operare nel modo seguente:

1. il versamento sul conto vincolato del Provider deve essere effettuato con imputazione al capitolo di spesa del titolo III, con contestuale accertamento di pari importo a carico del corrispondente capitolo di entrata del titolo V;
2. sul capitolo del titolo I relativo alle spese postali va contestualmente registrato un impegno (o meglio, una prenotazione di impegno ai sensi dell’art. 183, comma 3, del TUEL) per l’importo corrispondente a quanto versato nel conto vincolato del Provider;
3. al ricevimento della periodica fattura emessa da Poste Italiane relativa al consumo riscontrato verrà emesso un mandato di pagamento, imputato all’impegno di cui alla precedente lettera b),  per l’ importo pari alla fattura ricevuta, mandato da compensarsi con reversale di pari importo imputata all’accertamento di cui alla precedente lettera a), e così via per tutte le fatture relative all’esercizio in corso;
4. al termine dell’esercizio: in uscita; l’importo della prenotazione di spesa di cui alla precedente lettera b) non trasformata in impegni effettivi costituirà una economia; in entrata, l’importo dell’accertamento di cui alla precedente lettera a) non riscosso verrà conservato come residuo attivo;
5. all’inizio dell’esercizio successivo, si procederà ad un nuovo versamento sul conto vincolato del Provider per un importo complessivamente pari a quello effettuato l’anno precedente: a tal fine dovranno essere emessi due distinti mandati, uno per l’importo corrispondente al residuo attivo di cui alla precedente lettera d), mandato che verrà compensato con la reversale da emettere a valere del residuo attivo stesso, ed un altro mandato per la differenza; così operando il conto vincolato del Provider presenterà di nuovo un saldo corrispondente a quello iniziale dell’anno precedente;
6. Nel corso del nuovo esercizio si procederà quindi con le stesse modalità indicate alle lettere b) e successive.

Per quanto concerne la PCC, si evidenzia che nel caso di fatture pagate anticipatamente e per le quali viene effettuato il giro contabile di regolarizzazione (come nel caso delle fatture di Poste Italiane) l’emissione del mandato di regolarizzazione non rappresenta un pagamento effettivo, e dovrà essere registrato in Piattaforma mediante la funzione di “Eccezioni delle registrazioni dei pagamenti”, funzionalità che comporta la esclusione delle relative fatture anche ai fini del calcolo dei tempi di pagamento e ritardo ad opera del sistema PCC.

21 ottobre 2023             Ennio Braccioni

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