Convenzione per accesso ai dati dell’anagrafe da parte della Questura

L'articolo 37 del d.P.R. 30 maggio 1989, n. 223, dispone che "1. È vietato alle persone estranee all'ufficio di anagrafe l'accesso all'ufficio stesso e quindi la consultazione diretta degli atti anagrafici. Sono escluse da tale divieto le persone appositamente incaricate dall'autorità giudiziaria e gli appartenenti alle forze dell'ordine ed al Corpo della Guardia di finanza. I nominativi delle persone autorizzate ad effettuare la consultazione diretta degli atti anagrafici devono figurare in apposite richieste dell'ufficio o del comando di appartenenza; tale richiesta deve essere esibita all'ufficiale di anagrafe, unitamente ad un documento di riconoscimento. Resta salvo altresì il disposto dell'art. 33, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600."

L’articolo 5, comma 4, del Dpcm 10 novembre 2014, n. 194, prevede che “Il Comune, anche mediante le convenzioni previste dall’articolo 62, comma 3, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, consente la fruizione dei dati anagrafici della popolazione residente nel proprio territorio”.

L'accesso telematico all'anagrafe (come a qualsiasi banca-dati pubblica) è prevista dall'articolo 43 del d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, e dall’articolo 58 comma 2 del Decreto Legislativo 7 agosto 2005, n. 82: questa possibilità interessa, come soggetti fruitori, unicamente le pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi limitatamente ai dati strettamente indispensabili all’espletamento delle funzioni istituzionali.

Pertanto, i Comuni possono consentire l’accesso esclusivamente ai propri dati anagrafici, attraverso la sottoscrizione di apposite convenzioni, a norma dell’articolo 5, comma 4, del Dpcm 10 novembre 2014, n. 194.

Il collegamento telematico alla banca dati anagrafica è regolato in generale dall'articolo 37 del d.P.R. 30 maggio 1989, n. 223 e dalle Prescrizioni del Garante privacy del 6 ottobre 2005 "Prescrizioni a tutti i Comuni per la gestione delle anagrafi" (6 ottobre 2005, G.U. n. 248 del 24 ottobre 2005).

Nelle prescrizioni il Garante ha impartito le istruzioni del caso. Sulla base delle istruzioni date dal Garante sarà necessario approvare e stipulare una convenzione con il soggetto richiedente per l'acceso telematico alla banca dati mediante la funzione "interrogazione" della banca dati anagrafica.

È importante che la Questura, successivamente alla stipula della convenzione, fornisca i nominativi di coloro che avranno accesso ed i luoghi fisici dal quale l'accesso verrà effettuato.

Una volta rilasciate le credenziali "personali" per l'accesso è altrettanto importante il monitoraggio costante degli accessi onde verificare le interrogazioni effettuate. In particolare si sottolinea che gli accessi devono essere sempre tracciati, ovvero il sistema informatico deve dare la possibilità di recuperare in ogni momento data di accesso, dati visualizzati ed operatore che ha effettuato l'accesso.

ll collegamento deve consentire, attraverso accorgimenti tecnici, l’accesso ai soli dati necessari, pertinenti e non eccedenti rispetto alle finalità perseguite, oltre che essere garantito con credenziali di accesso personali, non trasferibili ad altri soggetti.

13 Novembre 2023        Andrea Dallatomasina

Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 3019, sintomo n. 3051