Richiesta dei consiglieri comunali di aumento dello spazio della PEC istituzionale
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiPossono i consiglieri, anche ricoprenti cariche assessorili e di vicesindaco, comunicare in forma scritta agli uffici l'invito a porre in essere alcuni adempimenti a fronte di segnalazioni in materia di sicurezza e decoro urbano? Questa la formula utilizzata «si invita codesto Ufficio ad intraprendere ogni azione necessaria per...» e «si richiede di individuare...». (Es. Intensificazione dell’attività di controllo stradale, dei controlli per il rispetto di un’ordinanza sindacale, della messa in sicurezza e decoro del cimitero comunale).
Si fa presente che gli uffici hanno prontamente messo in atto quanto richiesto ma si è posta una questione di legittimità da parte di sindaco.
Tra le prerogative dei consiglieri comunali di cui all’art. 43 TUOEL (diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio, comprese le mozioni, diritto di accesso ad atti ed informazioni, atti di sindacato ispettivo mediante interpellanze ed interrogazioni), non vi è quella di segnalazione diretta e continua d’interventi rivolta agli Uffici, dovendo procedere attraverso gli istituti previsti dalla citata disposizione e, ove previsto dallo statuto a destinatari di apposite deleghe, mediante esercizio di queste ultima, ma senza invadere il campo gestionale riservato dall’ordinamento giuridico agli uffici o quello amministrativo riservato alla giunta quale organo esecutivo ed ai rispettivi assessori.
Infatti, il Ministero dell’Interno (arg. da parere n.17141 del 12/6/2023) il consigliere può essere incaricato di studi su determinate materie e di compiti di collaborazione circoscritti all'esame e alla cura di situazioni particolari, che non implichino la possibilità di assumere atti a rilevanza esterna, né di adottare atti di gestione spettanti agli organi burocratici. Il consigliere, infatti, svolge la sua attività istituzionale in qualità di componente di un organo collegiale quale il consiglio, che è destinatario dei compiti individuati e prescritti dalle leggi e dallo statuto.
Atteso che il consiglio svolge attività di indirizzo e controllo politico-amministrativo, partecipando "… alla verifica periodica dell'attuazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco … e dei singoli assessori" (art.42, comma 3, del T.U.O.E.L.), ne scaturisce l'esigenza di evitare una incongrua commistione nell'ambito dell'attività di controllo.
Dunque, i consiglieri, salve le deleghe suddette, non hanno diritto ad una interlocuzione diretta e continua con gli uffici in ordine alla normale azione amministrativa, decidendo le priorità e i programmi operativi degli uffici, spettando sovrintendenza e indirizzo esecutivo esclusivamente al sindaco ed agli assessori, in armonia con gli obiettivi gestionali assegnati dagli stessi agli uffici. Ciò non esclude, tuttavia, che i consiglieri possano segnalare situazioni meritevoli d'intervento agli uffici, ricorrendo, ove occorra, agli istituti anzidetti di cui all'art. 43 TUOEL in caso d'insoddisfazione o di non risoluzione dei problemi segnalati.
17 novembre 2023 Eugenio De Carlo
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