Fatture servizio campi estivi ed emissione fattura ai sensi dell'art. 4 dpr 633/72

Risposta del Dott. Alessandro Giordano

Quesiti
di Giordano Alessandro
04 Dicembre 2023

In conseguenza all’erogazione di un servizio per noi commerciale (campi estivi), l'ente sportivo ci dichiara che non ha l'obbligo di emettere fattura ai sensi dell'art. 4 dpr 633/72. Come fare per mettere tale servizio nel regime commerciale?

 

Risposta

L’art. 4 del DPR 633/1972 recita: “Si considerano in ogni caso effettuate nell'esercizio di imprese: … le cessioni di beni e le prestazioni di servizi fatte da altri enti pubblici e privati, compresi i consorzi, le associazioni o altre organizzazioni senza personalità giuridica e le società semplici, che abbiano per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali o agricole” […] Si considerano effettuate in ogni caso nell'esercizio di imprese, a norma del precedente comma, anche le cessioni di beni e le prestazioni di servizi fatte dalle società e dagli enti ivi indicati ai propri soci, associati o partecipanti” Per siffatta tipologia di enti, che non abbiano per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali o agricole: “si considerano effettuate nell'esercizio di imprese soltanto le cessioni di beni e le prestazioni di servizi fatte nell'esercizio di attività commerciali o agricole. Si considerano fatte nell'esercizio di attività commerciali anche le cessioni di beni e le prestazioni di servizi ai soci, associati o partecipanti verso pagamento di corrispettivi specifici, o di contributi supplementari determinati in funzione delle maggiori o diverse prestazioni alle quali danno diritto”.

In merito alla gestione dei centri estivi da parte di ASD e SSD, la normativa prevede che rientrino nel novero delle attività istituzionali al ricorrere dei seguenti elementi:

  1. Che l’attività è connessa ai fini istituzionali indicati nello statuto;
  2. chi usufruisce del servizio è socio o tesserato dell’ente e quest’ultimo deve aver messo in pratica le procedure di ammissione previste nel proprio statuto;
  3. iscrizione della ASD o SSD al  Registro nazionale delle attività sportive  (RAS);
  4. essere in linea con gli obblighi di trasmissione del modello EAS all’Agenzia delle Entrate.

Inoltre, l’art. 148 comma 3 del DPR 917/1986 (TUIR) sancisce che “non si considerano commerciali le attività svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali,effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici nei confronti di iscritti, associati o partecipanti”. Tale previsione deve essere contemplata all’interno dell’atto costitutivo e statuto dell’Ente.

Fatta questa doverosa premessa, il documento contabile emesso dall’Ente Sportivo non concorre a determinare base imponibile ai fini IVA e pertanto non è annotata nei registri IVA di periodo.

1 dicembre 2023           Alessandro Giordano

 

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