Gestione dipendente senza green pass che a gennaio 2022 presenta certificato medico

Il comma 6 dell’art.9-quinquies del D.L. 52/2021 stabilisce che il dipendente che “comunichi di non essere in possesso della certificazione verde COVID-19 o qualora risulti privo della predetta certificazione al momento dell'accesso al luogo di lavoro, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro, è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 30 aprile 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per i giorni di assenza ingiustificata di cui al primo periodo non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati”.

Da tanto discende che per tutta la durata del periodo in cui il dipendente è rimasto sprovvisto di certificazione verde COVID–19 e fino al momento della sua regolarizzazione (o, in mancanza, fino al 30.04.2022), deve essere considerato “assente ingiustificato” e non ha diritto ad alcuna prestazione indennitaria, come quella della malattia.

Inoltre, se si considera la natura previdenziale della “malattia”, quale riposo per il lavoratore che – per cause a lui non imputabili – non può offrire la prestazione lavorativa, si esclude la possibilità che, nel caso che ci occupa, essa possa essere gestita secondo le procedure ordinarie fino a quando non cesserà per il lavoratore lo status di “assente ingiustificato” – condizione oltremodo determinata da una sua scelta personale.

12 dicembre 2023         Ylenia Daniele

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