Cassazione Civile, Sezione I - Ordinanza 19 febbraio 2018, n. 3952
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il valore tabellare fosse commisurato al tipo di piantagioni effettivamente esistenti sul suolo e fosse di perciò esaustivo - sul filo dell'evoluzione conosciuta dal sistema indennitario, a seguito degli interventi della Corte costituzionale e delle sollecitazioni provenienti dalla giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo, nonché della evoluzione normativa e, dunque, valorizzando il principio secondo cui il serio ristoro che l'art. 42 Cost,, comma 3, riconosce al sacrificio della proprietà per motivi d'interesse generale si identifica oggi con il giusto prezzo nella libera contrattazione di compravendita, è venuta più di recente ad attestarsi saldamente attorno all'affermazione che impone di tenere conto, ai fini della determinazione dell'indennità, dell'aumento di valore di cui il suolo viene a beneficiare in ragione del soprassuolo esistente, assumendo specifico rilievo a questo fine o che contribuisce a connotarne l'identità fisica e urbanistica conferendo al suolo condizioni particolari di sicurezza, utilità e amenità (Cass., Sez. I, 1/02/2016, n. 1870; Cass., Sez. I, 9-02-2017, n. 3461; Cass., Sez. VI-I, 27/07/2017, n. 18732).
Corte Costituzionale – Sentenza 17 aprile 2025, n. 45 e comunicato stampa
TAR Sicilia, Palermo, Sezione II - Sentenza 6 marzo 2025, n. 507
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
Consiglio di Stato, Sezione VI - Sentenza 3 febbraio 2025, n. 846
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