Riparto delle risorse destinate ad incentivare le assunzioni a tempo indeterminato, anche con contratti di lavoro a tempo parziale, dei lavoratori socialmente utili
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 marzo 2025
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
QuesitiL'Ente, rispetto al 2016/2018, ha assunto diversi dipendenti a tempo indeterminato, tenuto conto dell'aumento del personale dipendente a tempo indeterminato alla data del 31.12.2023 (da 79 a 90 dipendenti, esclusi dirigenti e segretario), si chiede se in fase di approvazione del contratto integrativo decentrato 2024, l'Ente
A proposito dell’incremento di risorse da destinare al finanziamento dei compensi per lavoro straordinario, l’ARAN ha precisato (orientamento applicativo RAL-1462):
“(…) b) per il finanziamento del lavoro straordinario trovano applicazione in via esclusiva le regole dell’art.14 del CCNL dell’1.4.1999, che stabiliscono le specifiche modalità di quantificazione delle risorse destinate a tale voce retributiva;
c) infatti, le risorse destinate al lavoro straordinario, a far data dal 1999, sono state quantificate in misura fissa dall’art.14, comma 1, del CCNL dell’1.4.1999, nel senso che le stesse, presso ciascun ente, non possono essere superiori a quelle destinate a tale finalità nel 1998;
d) a far data dal 31.12.1999, le risorse, quantificate ai sensi della precedente lett. a), dovevano essere ridotte nella misura del 3% (art.14, comma 4, del CCNL dell’1.4.1999); tale riduzione è stata prevista come “una tantum”, nel senso che doveva essere effettuata una volta sola e con riferimento all'anno 1999;
e) pertanto, a far data dal 31.12.1999, per ciascun anno, le risorse destinate al lavoro straordinario possono essere solo quelle derivanti dall’applicazione del sistema di calcolo delle precedenti lett. c) e d);
f) le suddette risorse possono essere incrementate solo con quelle che specifiche disposizioni di legge destinano al lavoro straordinario in presenza di consultazioni elettorali o per fronteggiare eventi eccezionali”.
La stessa sezione autonomie della Corte dei conti (del. n. 5/2019) aveva specificato quanto segue:
“La disciplina del fondo contenuta nell’art. 14, comma 1, del CCNL 1° aprile 1999 rinvia, infatti, all’art. 31, comma 2, lett. a), del CCNL 6 luglio 1995, quale fonte di costituzione del “fondo per il compenso del lavoro straordinario”, il cui ammontare era costituito “dalla somma calcolata con riferimento all'anno 1993 ai sensi dell' art. 6, comma 2, lettera b) del DPR n. 333 del 1990”, corrispondente alla quota residua del “Fondo per il miglioramento dell'efficienza dei servizi” destinata a compensare le prestazioni di lavoro straordinario che si fossero rese necessarie per fronteggiare particolari situazioni di lavoro “nel limite della spesa sostenuta allo stesso titolo nell'anno precedente”.
Così ricostruite le origini dell’istituto, il fondo è stato rideterminato, di anno in anno, in misura fissa, senza necessità di ulteriori ricalcoli che non fossero quelli richiesti da occasionali riduzioni percentuali previste “una tantum” dai successivi contratti collettivi nazionali.
Agli enti è stata attribuita unicamente la facoltà di deciderne eventuali variazioni in diminuzione oppure eventuali integrazioni, in via eccezionale e temporanea, con le risorse derivanti da specifiche disposizioni di legge “connesse alla tutela di particolari attività, ed in particolare di quelle elettorali, nonché alla necessità di fronteggiare eventi eccezionali”.
La scelta di escluderne ogni facoltà di incremento autonomo (in via ordinaria o straordinaria) per far fronte alle particolari esigenze degli enti, appare in linea con la volontà delle parti contraenti di ridurre progressivamente le risorse utilizzabili per il pagamento degli straordinari e di valorizzare le altre forme di trattamento accessorio (poi confluite nei fondi unici) legate a responsabilità, efficienza e risultati conseguiti.”
Ne segue che l’incremento stabile di personale non autorizza l’ente a stanziare una maggiore somma ai fini in oggetto.
22 gennaio 2024 Massimo Monteverdi
Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 6851, sintomo n. 6951
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 marzo 2025
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
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