Legge 30 dicembre 2024, n. 207. Disposizioni in materia di indennità di disoccupazione NASpI. Requisito contributivo di accesso alla prestazione NASpI
INPS – Circolare n. 98 del 5 giugno 2025
art. 45 dpr 327/01
QuesitiIn data 22/12/2014 è stato stipulato accordo bonario con un proprietario di una area soggetta ad esproprio per pubblica utilità Nelle condizioni pattuite il proprietario consente all'autorità espropriante l'immissione in possesso nel bene oggetto di cessione bonaria previa redazione apposito verbale. dalla data di immissione in possesso il proprietario ha diritto agli interessi legali sull'indennità pattuita fino al momento dell'effettivo pagamento. Il trasferimento sarà effettuato mediante stipula di atto notarile. Domanda devo già versare l'80% della indennità per permettere l'occUpazione. Personalmente in base agli accordi NON DEVE ESSERE CORRISPOSTA siamo nell'ambito dell'art. 45 cessione volontaria. Si concorda?
La fattispecie sembra, ad una prima valutazione, inquadrabile nell’ambito della cessione bonaria (art. 45[1] del Testo Unico Espropri – dpr n. 327/2001), a condizione che siano verificati i seguenti elementi:
a) l'inserimento del contratto nell'ambito di un procedimento espropriativo;
b) la preesistenza nell'ambito del procedimento non solo della dichiarazione di pubblica utilità dell'opera realizzanda, ma anche del subprocedimento di determinazione dell'indennità da parte dell'espropriante, che deve essere da quest'ultimo offerta e dall'espropriando accettata (puramente e semplicemente);
c) il prezzo di cessione deve essere obbligatoriamente correlato ai parametri di legge stabiliti per la determinazione dell'indennità spettante in caso di espropriazione, parametri dai quali non è possibile discostarsi (ex multis CDS 874/2007; Cassazione civile, sez. I, 11 marzo 2006, n. 5390).
La cessione è un istituto che, secondo la giurisprudenza (Cass. 17.11.2000, n. 14901), è comunque frutto dell'incontro paritetico delle volontà fra le parti, ossia fra il privato e la P.A.: ciò significa che il momento in cui consentire l’immissione in possesso e/o quello in cui effettuare il pagamento (data dell’immissione in possesso o momento della stipula del trasferimento con atto notarile) può essere oggetto di accordo fra le parti.
Perciò, se il privato concorda l’occupazione immediata ed il pagamento differito nell’ambito di una cessione bonaria, si ritiene che non si debba procedere al pagamento dell’indennità per permettere l’occupazione.
Dott. Mario Petrulli 28/02/2018
[1] Art. 45. Disposizioni generali (L)
1. Fin da quando è dichiarata la pubblica utilità dell'opera e fino alla data in cui è eseguito il decreto di esproprio, il proprietario ha il diritto di stipulare col soggetto beneficiario dell'espropriazione l'atto di cessione del bene o della sua quota di proprietà. (L)
2. Il corrispettivo dell'atto di cessione:
a) se riguarda un'area edificabile, è calcolato ai sensi dell'articolo 37, con l'aumento del dieci per cento di cui al comma 2;
b) se riguarda una costruzione legittimamente edificata, è calcolato nella misura venale del bene ai sensi dell'articolo 38;
c) se riguarda un'area non edificabile, è calcolato aumentando del cinquanta per cento l'importo dovuto ai sensi dell'articolo 40, comma 3;
d) se riguarda un'area non edificabile, coltivata direttamente dal proprietario, è calcolato moltiplicando per tre l'importo dovuto ai sensi dell'articolo 40, comma 3. In tale caso non compere l'indennità aggiuntiva di cui all'articolo 40, comma 4. (L)
3. L'accordo di cessione produce gli effetti del decreto di esproprio e non li perde se l'acquirente non corrisponde la somma entro il termine concordato. (L)
4. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni del capo X. (L)
INPS – Circolare n. 98 del 5 giugno 2025
Risposta del Dott. Giancarlo Menghini
INPS – 26 maggio 2025
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: