Notifica tramite PEC di un atto emesso da una diversa p.a. qualora il destinatario abbia eletto il domicilio digitale in INAD

Il comune che vi ha chiesto di effettuare la notifica per suo conto ha sbagliato, in quanto essendo possibile fare la notifica tramite PEC doveva effettuarla direttamente senza procedere a richiedere l’operazione ad altro ente.

Inoltre, stando al testo del quesito, l’interessato aveva eletto la propria PEC come domicilio digitale e in quanto tale il suo account era inserito in INAD: ulteriore elemento che dimostra che il comune richiedente ha sbagliato perché poteva accedere direttamente alla ricordata banca dati.

Poi, da un punto di vista puramente amministrativo, il procedimento subisce, con la richiesta di notifica da parte di un altro ente, un aggravamento del procedimento stesso che è una aperta violazione della L. 241/90. Oltretutto si avrebbe un appesantimento del lavoro del Vs. comune che si troverebbe, indebitamente, a lavorare per un ente diverso.

In conclusione, si suggeriscono due soluzioni.

• (consigliata): si restituisce al mittente la richiesta facendo presente quanto sopra anche perché, se fosse inviata la notifica dal comune al quale è stata richiesta la sua esecuzione, si potrebbe creare una situazione di confusione nei confronti del cittadino che riceve una Pec inviata dal Comune A su richiesta del Comune B e se non è specificato nell’atto di accompagnamento che deve predisporre il suo comune a chi l’interessato deve rivolgersi in caso di chiarimenti o quant’altro si genera un caos non di poco conto.
• Il suo comune procede alla notifica richiesta e poi comunica l’avvenuto adempimento al comune richiedente la notifica stessa. Non può essere inviata la relata di notifica in quanto nel caso della Pec, la relata è la Rac (ricevuta avvenuta consegna).

27 Febbraio 2024         Stefano Paoli

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