Autorizzazione a svolgere incarico esterno a dipendente tempo determinato e tempo pieno

Risposta del Dott. Massimo Monteverdi

Quesiti
di Monteverdi Massimo
05 Marzo 2024

Una dipendente a tempo pieno e determinato richiede autorizzazione a svolgere incarico componente NVVIP Regione ………. con contratto di prestazione d'opera intellettuale per un compenso annuo di € 50.000 circa. Si chiede se può essere autorizzata?

Risposta

Come indicato nel documento della Funzione pubblica “CRITERI GENERALI IN MATERIA DI INCARICHI VIETATI AI DIPENDENTI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE”, ai dipendenti a tempo pieno sono in particolare vietati, oltre agli incarichi per i quali si ravvisa un potenziale conflitto di interessi:

- gli incarichi che presentano i caratteri della abitualità e professionalità ai sensi dell’art. 60 del d.P.R. n. 3/57, sicché il dipendente pubblico non potrà “esercitare attività commerciali, industriali, né alcuna professione o assumere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro”. 

L’incarico presenta i caratteri della professionalità laddove si svolga con i caratteri della abitualità, sistematicità/non occasionalità e continuità, senza necessariamente comportare che tale attività sia svolta in modo permanente ed esclusivo;

- gli incarichi che, sebbene considerati singolarmente e isolatamente non diano luogo ad una situazione di incompatibilità, considerati complessivamente nell’ambito dell’anno solare, configurano invece un impegno continuativo con le caratteristiche della abitualità e professionalità, tenendo conto della natura degli incarichi e della remunerazione previsti;

- gli incarichi, ivi compresi quelli rientranti nelle ipotesi di deroga dall’autorizzazione di cui all’art. 53, comma 6, del d.lgs. n. 165/2001, che interferiscono con l’attività ordinaria svolta dal dipendente pubblico in relazione al tempo, alla durata, all’impegno richiestogli, tenendo presenti gli istituti del rapporto di impiego o di lavoro concretamente fruibili per lo svolgimento dell’attività; la valutazione va svolta considerando la qualifica, il ruolo professionale e/o la posizione professionale del dipendente, la posizione nell’ambito dell’amministrazione, le funzioni attribuite e l’orario di lavoro.

L’ente di appartenenza dovrà perciò, prima di concedere l’autorizzazione al dipendente, valutare la natura e l'oggetto dell’incarico di cui si tratta per verificare che esso non rientri in una delle casistiche sopra elencate e soprattutto che tale incarico non comporti l’insorgere di un conflitto di interessi con lo stesso ente di appartenenza.

Ciò indipendentemente dall’ammontare del compenso percepito per l’incarico e dalla natura a tempo determinato del contratto di lavoro dipendente stipulato con l’ente.

4 marzo 2024                 Massimo Monteverdi

 

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