Contributo 2023 per la continuità dei servizi - Rendicontazione.

Per quanto riguarda il contributo straordinario assegnato nel 2023 ai comuni per garantire la continuità dei servizi erogati (c.d. caro bollette) si evidenzia che la corrispondente normativa (art. 1, comma 29, della legge n. 197/2022 - legge di bilancio per il 2023 - ed il conseguente Decreto Ministeriale del 19 maggio 2023 che ha ripartito i fondi ai singoli enti locali) non prevede specifiche forme di rendicontazione (né eventuali restituzioni allo Stato in caso di mancato o parziale utilizzo).

Mentre per l’analogo contributo assegnato nel 2022 (art. 27, comma 2, del d.l. 1° marzo 2022, n. 17 e successivi rifinanziamenti) era intervenuto l’articolo 5, comma 6-ter, del d.l. n. 144/2022, convertito nella legge n. 175/2022, il quale ha disposto la non applicazione per l’anno 2022 dell’articolo 158 del TUEL nei riguardi delle risorse trasferite nello stesso anno 2022 agli enti locali per sostenere i maggiori oneri relativi ai consumi di energia elettrica e gas, una analoga disposizione non è stata prevista per l’anno 2023.

Per quanto concerne l’articolo 158 del TUEL, lo stesso prevede che per tutti i contributi straordinari assegnati da amministrazioni pubbliche agli enti locali è dovuta la presentazione del rendiconto all'amministrazione erogante entro sessanta giorni dal termine dell'esercizio finanziario relativo, a cura del segretario e del responsabile del servizio finanziario: tale disposizione è da considerare una sorta di norma di chiusura, da ritenere cioè applicabile per tutti i contributi straordinari ricevuti dagli enti locali, tranne quelli per i quali è prevista una specifica e autonoma forma di rendicontazione (come ad esempio i fondi del PNRR).

Alla luce delle sopra riportate considerazioni si ritiene che le somme ricevute nel 2023 a titolo di trasferimento per il “caro bollette” (fondo per la continuità dei servizi) debbano essere rendicontate ai sensi dell’articolo 158 del TUEL.

7 marzo 2024                Ennio Braccioni

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