Trascrizione dell’atto di nascita di una minore nata con maternità surrogata ed identificata anche con il cognome del cittadino unito civilmente al padre biologico

In seguito alla sentenza della Corte di Cassazione n. 38162 del 30.12.2022, con la quale la corte ha dichiarato la contrarietà all’ordine pubblico della pratica della maternità surrogata, il Ministero dell’Interno ha emanato la Circolare n. 3/2023 con la quale riprendendo alcuni stralci della sentenza, precisava quanto segue:

 “La pratica della gestazione per altri, quali che siano le modalità della condotta e gli scopi perseguiti, offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane; ciò esclude la automatica trascrivibilità del provvedimento giudiziario straniero, e "a fortiori" dell'originario atto di nascita, nel quale sia indicato quale genitore del bambino il genitore d'intenzione, oltre al padre biologico, anche se l'atto di nascita è stato formato in conformità della "lex loci “.

Si distingue quindi la posizione del padre che si presume biologicamente legato al bambino dal padre che non ha alcun legale biologico (genitore d’intenzione) il quale potrà di seguito procedere all’adozione.

Nel caso specificato non ci sono gli elementi per rigettare la trascrizione dell’atto ed il cognome attribuito alla bambina che riconduce all’unito civilmente, è un cognome attribuito all’estero e che l’usc italiano non può modificare.

11 Marzo 2024              Grazia Benini

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